Sciopero Actv, disagi in tutto il Veneziano, città acquea paralizzata
Le tensioni accumulate dopo le decisioni dell'azienda su contratto di secondo livello, premi ai dirigenti e riorganizzazione sono sfociate nella protesta dei dipendenti
Eugenio Pendolini
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VENEZIA. Città paralizzata e ponte della Libertà bloccato a causa dello sciopero indetto per oggi, 23 aprile, dalla sigla Sgb. Dopo tre mesi di tensioni tra lavoratori e azienda a causa della disdetta degli accordi integrativi di secondo livello, stamattina i dipendenti hanno deciso di protestare bloccando l’uscita e l’ingresso di autobus, macchine e tram da e verso piazzale Roma.
Il traffico è andato in tilt. Decine di dipendenti si sono seduti sull’asfalto, all’altezza del distributore Agip subito dopo svincolo verso il Tronchetto.
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Al corteo di protesta, seppur non aderendo in maniera formale, hanno partecipato anche decine e decine di lavoratori iscritti agli altri sindacati (Cgil, Uil, Usb, Ugl) dal momento che tutti i rappresentanti dei lavoratori avevano dato indicazioni ai propri iscritti di scendere in piazza.
Fin dalle 11 del mattino, il trasporto pubblico in città si è bloccato. Non trattandosi di sciopero di 24 ore, non erano garantiti i servizi minimi. I maggiori disagi si sono registrati nelle isole, rimaste per ore senza alcun collegamento. I tassisti chiedevano 25 euro a persona per una corsa da Sant'Elena a piazzale Roma. Si sono visti anche alcuni trasportatori improvvisati. Stop anche al trasporto su gomma.
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La ripresa effettiva del servizio è prevista per le 15.30.
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