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I sindaci votano compatti «No all’hospice unico restino le due strutture»

La conferenza dei primi cittadini rafforza la petizione con 2500 firme già promossa dal Pd «La Regione ascolti le richieste di Portogruaro e San Donà»

Rosario Padovano
1 minuto di lettura

PORTOGRUARO

Il Pd plaude alla scelta dei sindaci di confermare due hospice per due città. Era una scelta per altro scontata visto che da almeno due mesi la linea di Florio Favero, sindaco di Portogruaro, era stata sposata dalla stragrande maggioranza dei sindaci. Ora però la sezione portogruarese dei democratici vuole i fatti, dopo anni di lotta e rivendica il successo politico.

Sconfessato è, al momento, il progetto dell’Hospice unico messo in cantiere prima da Carlo Bramezza e poi dal nuovo direttore generale dell’Usl 4 Mauro Filippi, che si sono esposti alla luce anche della famosa delibera del luglio scorso, quando cioè la Commissione regionale alla Sanità aveva espresso voto favorevole all’Hospice nuovo.

Era stato il Pd, in un caldo fine settimana di agosto, a scoprire la delibera. Il consigliere regionale Fabiano Barbisan aveva rinnegato il voto in commissione, schierandosi a favore dell’Hospice di Portogruaro alla luce anche del braccio di ferro con Maria Teresa Senatore.

Su questo punto, cavalcato nella sua campagna elettorale (allo slogan «L’hospice non si tocca»), l’ex sindaca di Portogruaro non solo non avrebbe mai ceduto ma sarebbe stata certamente pronta ad azioni “clamorose” in giunta e in consiglio, tanto che aveva adottato nelle commissioni una politica di “fuoco amico” nei confronti di Florio Favero, ora dopo il voto alla Conferenza dei sindaci molto più saldo in sella.

«Soluzioni alternative come quelle prospettate dall’assessore regionale Manuela Lanzarin, che prevedeva la struttura unica e 4 posti letto rispettivamente a Portogruaro e San Donà di Piave, non sono ideali né per noi né per i cittadini» hanno riferito ieri dalla sede del Pd «Ribadiamo la volontà di ripristinare le precedenti schede socio sanitarie che prevedevano 17 posti letto per i due hospice, 9 a San Donà e 8 a Portogruaro, e di modificare in questo senso la delibera regionale. Il risultato non sarebbe stato possibile senza la nostra mobilitazione».

«Nella campagna elettorale per le amministrative» ricordano da Borgo Sant’Agnese «la Lega e il suo candidato sindaco ci accusavano di fare inutili e falsi allarmismi e il resto del centrodestra capeggiato dall’allora sindaca Senatore manifestava un assordante silenzio».

Infine i democratici ricordano che 2500 cittadini hanno firmato la petizione promossa dal Pd di Portogruaro, da #Tuttaunaltraportogruaro, dal Comitato Salute bene primario, dall’Associazione Insieme in Festa e dall’associazione Pensionati Lugugnana. L’iniziativa venne sostenuta anche da Articolo Uno e dalle altre forze di centrosinistra, costringendo il Centrodestra in città a cambiare idea. —



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