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Pubblicità pillola abortiva sul vaporetto interviene il Patriarca: «La vita va difesa»

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La pubblicità a favore della pillola abortiva comparsa sui battelli Actv e promossa dall’unione degli atei e degli agnostici razionalisti (Uaar) fa sollevare il Patriarcato di Venezia secondo cui «l’aborto non è mai la risposta». I cartelloni pubblicitari, la cui concessione è scaduta nei giorni scorsi, riportavano come una «conquista da difendere» la legge 194 sull’interruzione di gravidanza rispetto alle pericolose pratiche clandestine diffuse prima dell’entrate in vigore della legge. Il messaggio era accompagnato dalla testimonianza di una testimonial che, in riferimento alla Ru456 (pillola abortiva) dichiarava: «L’ho potuto fare in tutta sicurezza. L’aborto farmacologico evita il ricovero ospedaliero e l’operazione chirurgica». Il Patriarcato di Venezia in una nota ha preso posizione. «Con amarezza si vede pubblicizzare la pillola abortiva come una “conquista da difendere” e un agire “in tutta sicurezza”», si legge , «così banalizzando e riducendo l’esperienza ben più complessa e totalizzante che la donna vive e tacendo completamente della vita del bambino. Lasciare una donna, che si trova a vivere un momento così delicato della sua esistenza, a gestire nell’anonimato e nella solitudine la decisione di escludere la vita di un nascituro, significa abbandonarla, gravata da un peso da scrollarsi prima possibile. L’aborto non è mai la risposta che le donne e le famiglie cercano. La violenza e il rifiuto della vita da dove nascono in fondo? Dalla paura. L’accoglienza dell’altro, infatti, è una sfida all’individualismo». —

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