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Ferrazzi: «Terminal T2 rimasto sulla carta si proceda con l’intesa»

S.B.
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Il Terminal T2 dell’aeroporto Marco Polo è sulla carta da quasi sei anni, e il senatore Andrea Ferrazzi ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili per far luce sul procedimento e sul mancato avvio dei lavori. Tutto nasce da un accordo siglato nell’ormai lontano maggio 2015 dall’allora commissario prefettizio Vittorio Zappalorto e dal presidente di Save, Enrico Marchi. Il tutto per far fronte alle necessità di espansione dello scalo, e a quelle di tutela dell’ambiente e qualità della vita dei residenti. Un progetto ad ampio raggio per realizzare una nuova porta d’acqua per dividere i flussi turistici da quelli dei pendolari, intervenendo su circa 17 ettari ti terreni fronte laguna con parcheggi, alberghi, negozi, centro commerciale, spazi direzionali per la Save e per l’Enac. Quattro anni fa il consiglio comunale ha approvato a maggioranza quel protocollo d’intesa, ma ad oggi la questione è rimasta ferma, calcolando però il problema della pandemia che ha interessato gli ultimi tredici mesi. La Fase 1 del Terminal T2 non ha fatto progressi, nonostante il piano di sviluppo aeroportuale, approvato poi dall’Enac, sia stato anche pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 9 giugno 2018. «Dopo quasi tre anni questa inadempienza risulta grave», scrive Ferrazzi nell’interrogazione al ministro. «Il silenzio di Enac e Save a riguardo non appare giustificato. Al ministro si chiede se sia informato dei fatti e delle motivazioni della mancata attuazione degli accordi presi con il Comune di Venezia, e quali urgenti iniziative intenda prendere per garantire in tempi congrui l’applicazione del protocollo d’intesa». —



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