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Ecco il manifesto verde per Venezia Un patto tra imprese, università e Porto

Confindustria mette insieme i soggetti, il Comune: «Vaporetti ibridi, idrogeno a Marghera e riduzione delle emissioni»

Simone Bianchi
1 minuto di lettura



Un nuovo modo di fare impresa, a tutti i livelli, salvaguardando l'ambiente e la vita dei cittadini. C'è l'impegno di tutte le componenti nella stipula dell'accordo che sancisce il Manifesto della sostenibilità, primo esempio del genere che ha preso vita a Venezia. Da Confindustria alla Camera di Commercio, dall’Autorità portuale al Comune di Venezia, passando per gli atenei di Ca’ Foscari e Iuav e per la Fondazione Giorgio Cini. Il tutto in collaborazione con l'associazione Kyoto Club.

Un alfabeto di punti sui quali lavorare per un rinascimento economico, sociale e ambientale del territorio, con un gioco di squadra che vedrà le aziende protagoniste di un futuro sostenibile.

Il Manifesto costituisce così una dichiarazione pubblica di assunzione di responsabilità. Nel documento trovano spazio anche la cultura e le tradizioni del territorio veneziano, o la vocazione all’innovazione. Il rispetto dei diritti umani, della dignità nel lavoro e della parità di genere, la non discriminazione, il ruolo della formazione, l’impegno a condividere una comune visione del futuro.

Per Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia «Il nostro territorio sta dimostrando grande capacità progettuale in tema di sostenibilità, attraverso una proficua collaborazione tra i principali attori economici e istituzionali. L’impegno delle imprese, in questo contesto, non è legato soltanto alla riduzione dell’impatto ambientale. Le aziende sono anche soggetti promotori di sviluppo, di formazione e, soprattutto, di lavoro. A questo proposito, particolare importanza assume il tema delle infrastrutture. Penso al Porto, un asset di rilevanza strategica, il cui ruolo non riguarda solo le operazioni di import ed export delle merci, ma la sopravvivenza del nostro tessuto industriale, commerciale e logistico».

Lo spunto al documento è emerso dalla riflessione sulla complessa situazione determinata dalla pandemia, che induce tutte le parti sociali a promuovere comportamenti coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Secondo il Rapporto Green Italy 2020 di Fondazione Symbola – Unioncamere, le imprese che hanno fatto investimenti nella sostenibilità e nell’innovazione hanno registrato nel 2020 performance migliori in termini di fatturato, impatto occupazionale ed esportazioni. Nel quinquennio 2015-2019 un’azienda veneta su 3 ha fatto eco–investimenti, oltre 7.700 nella sola provincia di Venezia, che oggi risulta sesta sul piano nazionale per percentuale di imprese green.

L'alfabeto del Manifesto della sostenibilità comporta riduzioni di consumi ed emissioni, riciclo dei rifiuti e risanamento ambientale, sinergia tra enti e imprese, pianificazione, tecnologie pulite e utilizzo maggiore delle ferrovie, e formazione. L'assessore comunale all'Ambiente, Massimiliano de Martin, ha ricordato l'esempio positivo della sperimentazione del trasporto pubblico elettrico a Lido e Pellestrina, per poi espanderlo su tutta la città, ma anche le riconversioni in atto sull'area industriale di Marghera, come l'idrogeno. Quindi lo sviluppo del parco del Marzenego. —

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