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Le famiglie aspettano ancora 5 case Ater costruite nel 2013

Problemi burocratici, nuovi regolamenti regionali hanno bloccato l’assegnazione Il sindaco Finotto: «Devono andare a famiglie di tre persone che non ci sono»

Giovanni Cagnassi
1 minuto di lettura

FOSSALTA DI PIAVE

Case Ater a Fossalta, anche l’ultima assegnazione diventa una sofferenza per i cittadini. In via della Speranza c’è ancora attesa e delusione tra chi aspetta con impazienza di avere un tetto sotto il quale vivere con la propria famiglia. Sono cinque gli appartamenti da assegnare dei 24 iniziali, e al momento non ci sono nuovi provvedimenti.

La storia di via della Speranza inizia nel lontano 2013 con la realizzazione del complesso. Poi, tutti questi anni di attesa, tra lavori, adeguamenti, graduatorie e assegnazioni che si sbloccano finalmente due anni fa, la prima volta, e poi l’anno scorso con la seconda assegnazione. Un’attesa davvero snervante che purtroppo non è ancora finita. Per gli ultimi 5 appartamenti, il bando è scaduto a novembre e non si sa ancora nulla dall’Ater o dal Comune per la graduatoria. I cittadini sono esasperati: «Dopo anni di attesa, due amministrazioni comunali che si sono succedute, ancora siamo qui ad aspettare senza che sia scritta una volta per tutte la parola fine sulla vicenda delle case Ater di Fossalta. Chi ha avuto la fortuna di entrare in questi 2 anni, si è trovato appartamenti vecchi e decadenti, con problemi agli impianti elettrici e altri disagi. Adesso, quegli ultimi 5 appartamenti chissà che fine faranno».

Il sindaco, Manrico Finotto, è riuscito nel limite delle sue facoltà, a velocizzare le pratiche e prende le distanze sulle assegnazioni.

«Non dobbiamo confondere le competenze», spiega, «il prossimo passo deve essere dell’Ater e non del Comune. Nel frattempo ci sono state delle modifiche nei regolamenti regionali e i 5 appartamenti rimasti dovranno essere assegnati a nuclei familiari di almeno 3 persone che oggi però non abbiamo». Le case Ater a Fossalta abbondano e in molti casi sono anche di qualità e pregio, addirittura villette. In questi anni non ci sono stati grandi problemi nell’assegnazione che ha premiato anche intere famiglie. Ma il caso di via della Speranza ha riequilibrato tutto e per avere una casa nel nuovo complesso è stato necessario affrontare mille fatiche. —



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