Un damasco molto glamour per i 1.600 anni di Venezia
M.P.
venezia
Un nuovo damasco glamour, una trama tra passato e futuro, per il 1.600 anni di Venezia. E’ quello che Rubelli regala alla città, alla vigilia dell’anniversario di giovedì, come un omaggio che riannoda i fili con la storia, nel nome di San Polo, l’Apostolo Paolo e il sestiere.
Declinato in sedici colori, uno per ogni secolo di Venezia, San Polo presenta il rilievo del damasco crespo caratteristico della lavorazione manuale di un tempo e che Rubelli ha messo a punto in esclusiva nella propria tessitura di Como, così come fa, da oltre un secolo, per il tessuto San Marco.
Per il damasco San Polo, Rubelli ha voluto otto varianti tono su tono che fanno da contrappunto a otto varianti con ordito e trama in contrasto, con effetti cangianti. Il motivo decorativo ridotto e i colori pieni di energia, rendono San Polo un tessuto adatto anche il mondo della moda, in grado di diventare protagonista di dettagli fashion.
Il tutto sulle orme del “fratello” maggiore San Marco, entrato - negli anni - in palazzi, dimore, castelli; dal Quirinale al Ducale, dal Louvre e a Ca’ Vendramin Calergi, dalla Querini Stampalia al ministero di Grazia e Giustizia. Del damasco San Marco, esiste anche la versione in fibre ignifughe, tale da consentirne l’utilizzo anche negli spazi pubblici. Eccolo, da tempo, al Gritti, così come al Danieli, o all’Aman, in riva al Canal Grande, dove ha protetto, senza mai svelare nulla, le nozze di George Clooney e Amal. —
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