DOLO. In aumento le multe da autovelox nell’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta che comprende Dolo, Campagna Lupia, Fossò e Fiesso D’Artico. Nonostante le limitazioni di movimento ed il lockdown della primavera dello scorso anno, sono state 19.440 le sanzioni elevate dagli impianti a Lova sulla Romea e in via Borsellino a Dolo. Erano state 16.600 nel 2019.
Diminuiscono invece le multe date con i t–red e gli incidenti che si sono praticamente dimezzati rispetto all’anno precedente. A fare il bilancio dell’attività è Belinda Destro, comandante del Corpo di polizia locale dell’Unione dei Comuni della Riviera che conta 14 agenti.
«L’aumento delle multe date dagli autovelox», spiega la comandante, «segue una logica diversa. Spesso infatti quando il traffico è meno congestionato, si corre più forte e si violano di più i limiti».
Calano le multe date per il passaggio con il rosso, immortalate dai cosiddetti t– red. Erano 991 nel 2019, nel 2020 se ne sono registrate 793. Calano anche gli incidenti. Nel 2020 nei 4 comuni della Riviera ce ne sono stati 34, di cui uno mortale e 25 con feriti. Erano stati 64 nel 2019. Sono diminuite anche le sanzioni per divieto di sosta. «Erano state», spiega la comandante, «1.500 nel 2019 e nel 2020 sono state 1.041». Molte sanzioni a Dolo non sono neanche state date né dagli agenti, né dagli ausiliari del traffico perché per un lungo periodo di tempo le strisce blu a pagamento erano gratuite.
Sono state 4 le patenti ritirate, di cui 2 per guida in stato di ebbrezza. Non sono mancati i blocchi delle auto perché senza revisione o senza assicurazione, nell’ordine di qualche decina anche grazie allo slittamento dei limiti di scadenza per poter circolare.
Proroghe concesse sia dalle compagnie che dallo Stato nel 2020. Sempre nell’ordine di qualche decina le multe per mancato allacciamento delle cinture di sicurezza mentre 8 persone sono state trovate alla guida con il cellulare. Non sono mancati i controlli per far rispettare le normative anti Covid 19. «Sono state sanzionate, spiega la comandante Destro, «53 persone per assembramento, non uso della mascherina e circolazione quando era vietato fuori dal Comune di residenza». Controlli che continuano tuttora.