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Coima lascia l’Excelsior Fondo britannico tratta per 104 milioni di euro

La società di Manfredi Catella conferma una interlocuzione in stadio avanzato A comprare la società che possiede gli Holiday Inn Express in tutta Europa

Vera Mantengoli
2 minuti di lettura



L’Hotel Excelsior e relativa spiaggia (escluso Palazzo Marconi), meta delle più celebri star del cinema, è sempre più vicino a diventare di proprietà del London & Regional Properties Group (L+R), proprietaria della catena degli Holiday Inn Express in Europa e già quotista di maggioranza del fondo gestito di Coima sgr Lido di Venezia II. Il fondo detiene Hotel Excelsior e Des Bains, Palazzo Marconi, le relative concessioni sulle spiagge e i beni annessi ai due alberghi.

La notizia, pubblicata su «Milano Finanza», non è stata smentita dalla società immobiliare Coima di Manfredi Catella che ha dichiarato: «Coima sgr sta lavorando con il ceto bancario per comporre soluzioni industriali che possano riattivare gli alberghi storici post Covid, nel rispetto della valorizzazione di mercato attribuita ai singoli beni».

Sembra che l’offerta presentata da L+R equivalga al prezzo di perizia, ovvero 104 milioni, inclusi gli 85 milioni di debiti che dovrebbero essere rimborsati alle banche. La trattativa dunque sarebbe a un punto cruciale.

Nel maggio 2017 Coima Sgr aveva annunciato di aver dato esecuzione agli accordi già raggiunti con il partner azionario London & Regional Properties (L+R), mettendo a punto, con il supporto finanziario di Intesa Sanpaolo e UniCredit, l’operazione di ricapitalizzazione del fondo Lido di Venezia II per 250 milioni di euro. L’obiettivo era avviare e sostenere il piano strategico per la riqualificazione degli storici alberghi dell’Hotel Excelsior e dell’Hotel des Bains. Tra i partecipanti al fondo Lido di Venezia II nel 2017 c’erano la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, il Fondo pensione per il Personale dell’ex Banca di Roma, L+R e la stessa Coima Sgr. L’ex Forte di Malamocco rientrava invece nel fondo Lido di Venezia I (ex Real Venice). Se la trattativa andasse a buon fine, nel fondo Lido di Venezia II rimarrebbe l’Hotel des Bains. Il celebre albergo, protagonista del romanzo di Thomas Mann, non solo deve essere ristrutturato, ma porta con sé 42 milioni di debiti, accumulati dalla precedente gestione EstCapital.

Il piano industriale di Coima Sgr per il 2021 prevedeva la fine del cantiere dell’Hotel Excelsior e l’inizio dei lavori all’Hotel des Bains che dovrebbero durare tre anni. Secondo «Milano Finanza» la cessione dell’Excelsior rientra in un piano di ristrutturazione più ampio che Coima starebbe portando avanti con Intesa Sanpaolo e Unicredit che includerebbe anche il Des Bains. Il futuro dell’albergo di « Morte a Venezia» non è ancora chiaro. Coima sgr già lo scorso anno cercava un nuovo gestore. Intanto però l’hotel, inaugurato nel 1900 dagli architetti Raffaello e Francesco Marsich, rimane un gigante bianco e vuoto da dieci anni. L’obiettivo è trovare un gestore per poi concordare il canone annuo di concessione da versare a Coima sgr. In questo caso il carico debitorio potrebbe essere alleggerito dalle banche. Sembrerebbe quindi svanire per ora lo scenario evocato di recente dal presidente dell’Agenzia per lo Sviluppo Beniamino Piro sull’interesse di un imprenditore veneto pronto a investire 120 milioni per acquistare i due hotel, Des Bains e Excelsior. —

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