Carnevale da 30 mila in città torna la folla garage esauriti code fra calli e bar
Nella domenica di San Valentino riprende l’assalto dei turisti Esercenti soddisfatti, assembramenti senza mascherine
Alberto Vitucci
VENEZIA
La pandemia non è finita. Ma l’ultima domenica di Carnevale riporta in città la folla e i turisti. Almeno 30 mila persone affluite dal Veneto in mattinata. Garage di piazzale Roma e Tronchetto esauriti, lunghe code sul ponte della Libertà per entrare in città e arrivare a piazzale Roma. Lunghe colonne di gente a piedi diretta verso Rialto e San Marco.
Una boccata di ossigeno per gli esercenti, bar, trattorie e ristoranti che hanno potuto riaprire i locali e incassare qualche euro dopo mesi di chiusura. Preoccupazione per comportamenti poco adeguati all’emergenza. Come l’affollamento davanti ai tavolini dei bar e le mascherine abbassate. L’ordinanza firmata dal Comune venerdì non è bastata a garantire la sicurezza. Si sono viste pattuglie di vigili nei luoghi segnalati come campo Santa Margherita, fondamenta Ormesini, Erberia a Rialto. Ma nel resto della città vigilanza assente per garantire il rispetto delle norme anti-Covid.
Già in mattinata, complice la splendida giornata di sole, la folla si è vista nelle direttrici principali che collegano la stazione ferroviaria e piazzale Roma a San Marco. Famiglie e comitive, maschere pochissime, qualche bambino e pochi coraggiosi. Afflusso che ricordava quello degli anni scorsi, anche se con punte più basse nell’ultimo week end di Carnevale 2021.
Ristoranti esauriti a mezzogiorno, come non succedeva da tempo, per le tante prenotazioni della domenica di San Valentino. Coda al Mc Donald’s, folla davanti ai bar e sui tavolini per bere lo spritz. Tante mascherine abbassate. Per telefonare, fumare la sigaretta, bere, mangiare un panino. Di colpo, le limitazioni da zona arancione o zona gialla sono svanite.
«C’è voglia di uscire, di tornare alla normalità», dicono gli esercenti. Il rischio dei contagi però non è svanito. E proprio dagli assembramenti nell’autunno scorso era venuto il segnale della risalita della curva. Ieri folla lungo la Strada Nuova, a San Giovanni Grisostomo e a San Bartolomeo. Alle Mercerie, a Rialto e in piazza San Marco. Con la gente e le poche maschere in cerca di attrazioni che ovviamente sono state sospese.Il Carnevale 2021 è continuato in maniera virtuale, con i collegamenti live streaming da Ca’ Vendramin Calergi e gli spettacoli con Pantakin, i racconti, il principe Maurice, le maschere degli artigiani veneziani e i costumi. In streaming anche il teatro, il Carnevale dei bambini della Biennale. Per strada, nulla. Se non il passaggio dei turisti giornalieri. Pochissimi gli stranieri, escursionisti quasi tutti veneti, provenienti dall’entroterra e dalle province di Padova e Treviso. Una domenica speciale. Che ha visto il ritorno in città, anche se parziale, dei flussi di turisti come prima del 2020. In serata il rientro, ancora con affollamenti in Strada Nuova, Lista di Spagna, San Polo e piazzale Roma. Soddisfatti a metà i gondolieri. «Tanta gente ma poco lavoro», dicevano ieri, in attesa della ripresa dei giri. C’è anche chi invita a non sottovalutare il cambiamento. «Occorre un patto sociale, nuovi progetti per rilanciare la città», propone Andrea Martini della civica “Tutta la città insieme”, «non possiamo star fermi in attesa che tornino i turisti come prima. Occorre trovare nuove soluzioni. Sviluppare un’economia che non sia basata solo sul turismo». Senza i turisti che erano diventati troppi i musei sono stati chiusi, i trasporti ridotti, l’economia in crisi totale. Attività sorte negli ultimi anni chiuse o fallite. Ieri un lampo di ripresa. Ma l’emergenza c’è ancora. —
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