Amazon, altolà di Legambiente Oggi la conferenza dei servizi
Alla vigilia del vertice a Roncade l’appello alle parti sul progetto del polo logistico «Zona non collegata alla rete ferroviaria e il territorio è ad alto rischio idraulico»
Giovanni Monforte
MEOLO
«Invitiamo le forze politiche a riflettere sulle reali ricadute di interventi così impattanti, valutando con attenzione l’opportunità di concedere la trasformazione dell’area». È l’appello lanciato dai circoli di Legambiente Veneto Orientale, Piavenire e Treviso, che esprimono dubbi sul polo logistico che Amazon vuole realizzare all’uscita del casello di Meolo-Roncade.
La presa di posizione degli ambientalisti arriva alla vigilia della conferenza dei servizi, che oggi sarà chiamata a esprimere un’iniziale valutazione sul progetto. I primi enti a dare un parere tecnico saranno quelli direttamente coinvolti sul sito, quali la Regione, il Consorzio di bonifica Piave, il Genio Civile o Piave Servizi. Non ci sarà il Comune di Meolo, visto che il progetto insiste sulla parte di Roncade. «Siamo a margine di questa conferenza dei servizi, perché non siamo tra i soggetti convocati. Ma ho chiesto di essere informato sugli sviluppi», dice il sindaco di Meolo Daniele Pavan, «in questa fase sarebbe prematuro fare osservazioni. Ci muoveremo man mano che si avranno le informazioni e nei limiti delle nostre competenze». Roncade ha promesso un coinvolgimento degli altri enti. Ma per i circoli di Legambiente andava previsto già da ora. «Sarebbe stato utile allargare l’invito, anche solo come uditori, a cittadini e portatori d’interesse», dicono gli ambientalisti.
Legambiente ha espresso le riserve in una lettera al Comune di Roncade. «Il progetto dista pochi chilometri da Casale, dov’è in corso un iter autorizzativo per un’area anch’essa destinata alla logistica», si legge, «appare evidente che i due interventi sono concorrenziali e non complementari. Il rischio è che a distanza di poco tempo ci si possa ritrovare con capannoni vuoti e territorio devastato».
Gli ambientalisti ricordano che si tratta di un territorio ad alto rischio idraulico. Non basteranno le vasche di laminazione per azzerarlo. Anzi, aumenterà con la cementificazione. Ma uno dei nodi principali è che il polo di Amazon a Meolo-Roncade non sarà collegato alla ferrovia.
«Riteniamo che approvare una grande area logistica, a servizio di un colosso dell’e-commerce, senza avere un collegamento con la rete ferroviaria sia un enorme errore strategico», concludono i circoli di Legambiente, «inserire quest’intervento in un sistema viario già congestionato è una scelta incoerente con gli obiettivi di efficienza. Riversare il traffico sulle reti minori renderà gli spostamenti locali più difficili». —
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