Il viadotto di 150 metri per via Torino e il Vega Via alla posa da fine mese
Mitia Chiarin
Stanno prendendo forma in un cantiere a Dolo le strutture metalliche del nuovo viadotto sulla strada regionale 11 che andrà a collegare via Torino al parco Vega. Strutture di ferro del peso di 1.100 tonnellate con tre campate da 34 metri e una principale da 52 metri. Una struttura lunga attorno ai 150 metri andrà a rivoluzionare gli spostamenti su un asse viario strategico per la città. Via della Libertà infatti dal cavalcavia di Mestre e dalla tangenziale porta verso San Giuliano e Venezia costeggiando la prima zona industriale e l’ingresso del Parco scientifico e Tecnologico Vega. Il progetto della nuova viabilità, finanziato dai 17 milioni di euro del Mise previsti dall’Accordo per Porto Marghera, prevede una grande rotatoria all’altezza dell’ingresso della Fincantieri in via delle Industrie e un viadotto con sovrastante rotatoria per collegare via Torino, dopo la demolizione del cavalcavia, con una serie di rampe di innesto verso il Vega e via Pacinotti.
In questi giorni il cantiere si è fortemente animato, le squadre degli operai si sono messe al lavoro di gran lena per la conformazione della rotatoria davanti alla Fincantieri mentre la viabilità subisce modifiche continue con l’avanzata del cantiere. Dalla fine di febbraio è previsto il montaggio del viadotto in acciato partendo dalle due corsie in direzione di Mestre. Opera che prevede la posa, prima, delle pile e successivamente dell’impalcato. Gran parte delle strutture vengono assemblate nel piazzale dell’azienda di Dolo che partecipa ai lavori mentre le travi principali del ponte verranno portate direttamente in via della Libertà per la posa a fianco della ferrovia.
Il progetto della nuova viabilità è stato curato dall’ingegner Tommaso Tassi, messo a punto dall’associazione temporanea di imprese formata da F&M Ingegneria, Sogen, Net Engineering e G&V Ingegneri associati.
La durata complessiva dei lavori avviati poco prima dell’inizio della pandemia prevede una durata stimata di 875 giorni dalla consegna definitiva delle aree all’impresa). E visto che nonostante le difficoltà del 2020 i lavori rispettano il cronoprogramma, si ipotizza come realistica la data del dicembre 2022 per la piena operatività della nuova viabilità d’accesso. Nei mesi scorsi sono state realizzate anche le strutture di fondazione del nuovo viadotto e della galleria artificiale adiacente al cavalcavia di via Torino con la posa dei pilastri della galleria che consentirà la costruzione della rotatoria in quota e la posa delle fondazioni del futuro viadotto e i relativi muri lato ferrovia che andranno da fine febbraio a sostenere la grande opera di carpenteria in via di ultimazione in cantiere a Dolo.
Si è lavorato nelle scorse settimane anche sul lato di via Pacinotti, con lo spostamento della rete dell’acquedotto civile in zona Fincantieri che ha marciato di pari passo con i lavori sui sottoservizi, per lo predisposizione delle nuove reti e lo spostamento della fibra ottica.
Rfi è invece intervenuta per lo spostamento di un tratto di binari ferroviari della rete industriale. La maxi opera viaria dovrebbe sia eliminare la naturale divisione, dovuta alla presenza della ferrovia, tra via Torino e la prima zona industriale, collegando polo universitario e Vega, e migliorare i collegamenti diversificando i flussi urbani da quelli dei camion diretti ai cantieri navali e a via delle Industrie. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori