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Infiltrazioni mafiose Da Libera Sandonatese l’appello al turismo

GIOVANNI MONFORTE
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NOVENTA

Nel Sandonatese aprirà un presidio di Libera. A costituirlo un gruppo di ragazze e ragazzi. Si sono presentati in occasione di una serata online organizzata dal Comune di Noventa, che da due anni aderisce ad Avviso Pubblico, come ricordato dal sindaco Claudio Marian e dal referente locale Enrico Franchin.

«La nostra preoccupazione», ha detto Silvia Zanette per Libera Sandonatese, «è rappresentata dall’ulteriore possibilità di insediamento mafioso, soprattutto per le zone del litorale. È nostra intenzione studiare tutti i fattori politici, economici e sociali che potrebbero risultare dei facilitatori a quest’infiltrazione. Si rende necessario creare dei protocolli per la legalità, soprattutto per quanto riguarda il settore turistico. Sarebbe utile pubblicizzare lo sportello anti usura». Ma serve anche un’azione più forte della politica, come ha denunciato Francesco Rizzante, coordinatore metropolitano di Avviso Pubblico. «Manca una discussione pubblica sulle mafie», ha detto Rizzante, «da tempo vi è una delega quasi esclusiva alle forze dell’ordine e alla magistratura. Le inchieste e i processi vanno avanti, ma manca un’azione politica forte che dev’essere trasversale, com’è Avviso Pubblico». Il pensiero è andato alle mancate adesioni dei Comuni di Jesolo ed Eraclea. A cui ha fatto riferimento l’assessore noventano Alessandro Nardese: «Purtroppo di recente il tema dell’adesione ad Avviso Pubblico ha avuto una battuta d’arresto nel territorio. Secondo me con un approccio ideologico inutile, perché è un’organizzazione che raggruppa istituzioni di qualsiasi colore». —

GIOVANNI MONFORTE

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