Tre morti in due anni «Basta indugi serve il guard-rail in via Saccagnana»
La minoranza sollecita l’intervento urgente dopo la morte di Rino Zanella, l’82enne scivolato con l’auto oltre il cordolo
Francesco Macaluso
TREPORTI
«Ribadisco la necessità di mettere in sicurezza non solo un chilometro, come previsto dal progetto attuale, ma tutta l’intera via di Saccagnana. Tre morti sono un prezzo troppo caro per la comunità che ci deve impegnare tutti ad intervenire con urgenza e priorità». È l’accorata richiesta all’amministrazione comunale dal capogruppo della lista di opposizione “CT per Tutti”, Angelo Zanella, inviata la sera stessa dell’incidente in cui ha perso la vita annegando nel canale di Saccagnana nella sua auto inabissata l’agricoltore in pensione Rino Zanella di 82 anni. A tradirlo potrebbe essere stato un malore o il suo piede scivolato dalla frizione durante la manovra di uscita dal parcheggio del campo da bocce, vista l’accelerazione improvvisa in retromarcia della sua Fiat Punto che lo ha proiettato nel canale dopo aver centrato il cordolo parapetto che ha fatto da trampolino. Nell’occhio del ciclone ora la pericolosità di via di Saccagnana, la strada nefasta che in poco più di due anni ha visto tre incidenti mortali per inabissamento. Uno di questi avvenuto a metà giugno 2019 era costato la vita a un 22enne di Burano, Davide Zane, l’altro qualche mese prima, a metà dicembre 2018, aveva tolto la vita Milena Zanella di 76 anni.
Ora la via attende i lavori del progetto esecutivo per 475. 000 euro approvato a gennaio dall’amministrazione comunale che realizzerà la segnaletica verticale e orizzontale, ma soprattutto un chilometro di guardrail a protezione dei punti più pericolosi della via. «Tre incidenti in due anni», ha scritto il consigliere Angelo Zanella, «sono la dimostrazione esplicita che l’intervento ormai più che ventennale di marginamento del canale di Saccagnana non ha tenuto minimamente in conto la sicurezza della viabilità carraia. La via necessita per l’intera sua lunghezza di guardrail perché il cordolo di marmo lato canale rappresenta un pericolo costante per gli autoveicoli che la percorrono». «Chiedo che mi venga relazionato sullo stato del progetto preannunciato da tempo, auspicando in una accelerazione della messa in sicurezza del primo tratto della via», ha aggiunto Zanella, «prego inoltre di considerare un ulteriore stralcio di opera pubblica per completare l’illuminazione pubblica interrotta in una curva dopo il civico 143 e completando la posa in opera di paracarri almeno fino al curva di Ca’ Trevisan, impegnando risorse di legge speciale disponibili». «Non possiamo come consiglieri di questo comune», ha concluso,«sopportare ulteriori lutti perché ogni ritardo della messa in sicurezza della via ci rende tutti corresponsabili. Certo che queste mie richiesta verranno condivise dall’amministrazione». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori