L’asta per il Kursaal presentata un’offerta Categorie in rivolta
Busta aperta l’8 febbraio, il Comune non ha partecipato «Edificio strategico, mantenga la sua funzione originaria»
Elisabetta B. Anzoletti
SOTTOMARINA
Un’offerta per l’acquisto del Kursaal. L’ipotesi più temuta dalle categorie si è avverata e la seconda asta della Città Metropolitana per alienare il centro congressi di Chioggia, che si è chiusa ieri alle 12, non è andata deserta. La busta con l’offerta sarà aperta l’8 febbraio ma la notizia ha già provocato rabbia e forti preoccupazioni nelle sigle economiche che da due anni chiedono all’amministrazione comunale di procedere con l’acquisto del bene che dovrebbe diventare la Casa del turismo. Qualcuno spera ancora che il Comune possa fermare la transazione col privato, altri vanno giù duri e chiedono le dimissioni di chi non ha saputo gestire la partita. Nei giorni scorsi il sindaco Alessandro Ferro si era sbilanciato in Consiglio sull’intenzione di aprire una trattativa con la Città Metropolitana, ma aveva anche specificato che l’amministrazione non avrebbe partecipato all’asta in attesa dell’approvazione del bilancio, dicendosi certo che non sarebbero arrivate offerte.
Le cose però sono andate diversamente e il fatto che l’8 febbraio si aprirà almeno una busta ha già messo in allarme le sigle di categoria. «Non so quante domande siano arrivate alla Città Metropolitana per il Kursaal, ma so che non è arrivata quella del Comune e questo basta e avanza», sbotta Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, «Credo che la Città Metropolitana, come ha fatto per Jesolo, abbia sensibilizzato e stimolato l’amministrazione comunale, ma senza successo. Se qualche assessore ha esaltato il ritrovato gioco di squadra della categorie anche grazie al buon lavoro dell’Ogd (Organismo di gestione della destinazione), ma non ha “ricordato” alla sua amministrazione di intervenire per formalizzare l’acquisizione, qualcuno ne dovrebbe trarre le logiche conseguenze. Credo che il Kursaal rappresenti per il mondo del turismo un assoluto totem. E lo abbiamo perso. Di chi è la colpa? Forse anche dell’Ogd che, troppo preso da feste e festicciole, corsi o altro, non ha colto il momento. Un bel gesto? Le dimissioni di qualcuno...».
Altri presidenti di categoria però ancora non hanno perso le speranze. «Confidiamo nel sindaco della Città Metropolitana Luigi Brugnaro», spiega Gianni Boscolo Moretto, presidente di Gebis e vicepresidente di Ascom, «perché tenga conto della volontà politica espressa nell’ultimo consiglio comunale dove all’unanimità è stato deciso di acquistare il Kursaal, senza nulla togliere agli imprenditori che hanno presentato un’offerta di acquisto. Ribadisco la valenza strategica dell’edificio per tutte le categorie economiche, oltre che l’importanza come nuovo punto di aggregazione per i giovani imprenditori che vogliano avvicinarsi al mondo del turismo. Speriamo di non aver perso ancora una volta l’opportunità per dimostrare la vocazione del territorio».
«Se davvero esiste un’offerta, dobbiamo correre ai ripari», spiega il presidente degli albergatori Giuliano Boscolo Cegion, «I tre soggetti coinvolti, intendo la parte pubblica, le categorie e l’acquirente privato, dovranno sedersi attorno a un tavolo e trovare la soluzione migliore per tutti. Il privato ha tutti i diritti di partecipare all’asta, ma il Comune deve farsi parte attiva perché il bene mantenga la funzione per la quale è nato». —
Elisabetta B. Anzoletti
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