Via al «Carnevale che non c’è» La proposta di Bastianetto
L’attore di Cannaregio già protagonista delle commedie di Pennac «Mi travestirò da Diogene, alla ricerca dell’umanità»
A-V.
La storia
«Il Carnevale? Facciamolo lo stesso. Senza eventi, nel nostro piccolo. Io mi trasformerò nel Diogene greco, che vivendo in una botte predicava dicendo “Cerco l’uomo” dalla mattina alla sera. Lo chiameremo “Il Carnevale che non c’è”». Maurizio Bastianetto, 83 anni, attore veneziano di Cannaregio, era stato il primo lo scorso anno a prendere sul serio l’emergenza Covid. Mentre ancora in città si festeggiava il Carnevale, lui si era vestito da medico della peste. La maschera tipica con il lungo naso, per tener lontano il dottore dall’appestato.
Adesso rilancia. «E’ passato un anno esatto», dice, « il Carnevale non ci sarà. Anche se i bambini si potranno mettere lo stesso in maschera. Dobbiamo dare un nome comunque a questo periodo di Carnevale. Io ho pensato al “Carnevale che non c’è”. Bastianetto annuncia che girerà la città vestito da Diogene. «Sarà un personaggio che vuol far riflettere non solo sui negozi vuoti e l’assenza totale di turisti, il blocco delle attività. Ma anche sulla Umanitas che stenta d affermarsi. Propongo alle autorità una riflessione su questo momento storico, per ripartire in odo diverso. E la figura di Diogene sarà la maschera simbolo di tutto il Carnevale». E l’ultima iniziativa dell’originale attore, che nella sua carriera ha interpretato personaggi diversi. Commedie di stampo comico, monologhi recitati al teatro L’Avogaria. Come «La notte del dottor Galvan», da un romanzo di Daniel Pennac. Famoso anche il suo merdaser, mestiere difficile ma necessario nella Venezia dei tempi antichi. Bastianetto è autore della grande «Enciclopedia medega», prontuario in dialetto su tutti i mali possibili e i loro rimedi. E inventore del Cika bag, il contenitore per le cicche. Orasi cimenta con il “Carnevale che non c’è” 2021. —
I commenti dei lettori