Ottanta casi in un anno al Centro di ascolto
R.p.PORTOGRUARO
Il Centro di ascolto per la violenza di genere nel Portogruarese si appoggia alla Cooperativa L’Arco. Nel 2019, anno a cui si riferiscono gli ultimi dati disponibili, ha registrato 80 segnalazioni di violenza, di cui 63 prese in carico dal servizio. Nel 54% dei casi seguiti, le donne erano maltrattate dal partner e nel 33% dei casi dall’ex marito, compagno o fidanzato. Attualmente dalla struttura sono seguite tre donne.
Esiste una collaborazione molto importante tra il magistrato Marco Faion della Procura di Pordenone e il Centro di ascolto per la violenza di genere. Il sostituito procuratore spesso è a Portogruaro per relazionarsi sia con chi segue il servizio che con la Camera degli Avvocati di Portogruaro.
Nella sede della stessa Camera degli Avvocati in piazza Castello c’è lo Sportello Antiviolenza, un altro servizio di supporto. Il Comune di Portogruaro ha confermato pochi giorni fa, attraverso una delibera, la sede di questo sportello fino al 31 dicembre 2023.
Nel 2010 Portogruaro è stata la prima città nella zona a istituire il Centro di ascolto per la violenza di genere che, lo scorso autunno, aveva cominciato ad occuparsi del caso di Victoria Osagie attraverso l’avvocato Alessandra Fava. «L’uccisione di Victoria è una vicenda molto amara, ma non so», dice Fava, «se avessero già provveduto a trovare un alloggio. Posso solo dire che la situazione appariva molto più complessa di come attualmente sembra. Nel merito non entro nello specifico». Con altri colleghi, ieri, l’avvocato Fava ha espresso il suo sfogo amaro. —
R.p.
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