JESOLO. Stop ai nuovi vaccini, ma nel frattempo chiuderà una sezione del Covid hospital. Anche l’Usl 4 deve fare i conti con il blocco della fornitura dei vaccini Pfizer e per il momento può garantire solo le dosi accantonate nominalmente per i richiami iniziati ieri a Jesolo.
Il direttore generale, Carlo Bramezza, ritiene comunque sia possibile rispettare il piano programmato per le vaccinazioni, anche se al momento non ci sono garanzie sui tempi. Quindi, terminato a breve il personale sanitario poi gli ospiti nelle case di riposto, sarà la volta delle categorie e rischio e infine gli anziani over 80. La fornitura è stata tagliata del 50%, poi del 20 per l’Usl del Veneto orientale.
Soddisfatto Bramezza: «A oggi la situazione è in netto miglioramento», ha spiegato. «Rileviamo un sensibile alleggerimento dei contagi e con essi si stanno riducendo il numero generale dei tamponi effettuati e il numero dei ricoveri ospedalieri al Covid hospital, sia in area malattie infettive che in Terapia intensiva. Su questo fronte vi annuncio che mercoledì (oggi, ndr) chiuderà la sezione “Covid 4” all’ospedale di Jesolo e il personale qui impegnato potrà rientrare nella Pediatria di Portogruaro, dov’erano stati sospesi i ricoveri».
La direzione generale ha chiesto alla Regione anche la possibilità di ridurre i posti letto di Terapia intensiva sempre a Jesolo, da 16 a 12, per far rientrare personale medico e infermieristico negli ospedali di San Donà e Portogruaro. Con la contrazione dei contagi, da martedì sono infatti aumentati gli interventi chirurgici programmati negli ospedali di San Donà e Portogruaro.
Altro dato rilevante è la percentuale di mortalità per Covid che all’Usl 4 è al 22%, percentuale tra le più basse del Veneto: «Questo significa che in generale la pandemia è stata ben gestita», ha concluso Bramezza. «Ci auguriamo che questa curva al ribasso persista, nel frattempo ringrazio tutto il personale dell’Usl 4 per il lavoro svolto, così come è stato importante il lavoro di rete svolto sul territorio dai medici di famiglia, pediatri, farmacisti e anche dagli albergatori nel fornire gli alloggi al personale ed a persone positive». —
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