Covid, fornitura di vaccini dimezzata: solo richiami nelle Usl veneziane
Per fine mese attese le forniture di AstraZeneca e Moderna. Nell’Usl 3 completata la vaccinazione nelle case di riposo
Laura Berlinghieri Giovanni Cagnassi
VENEZIA. La redistribuzione dei vaccini contro il Covid decisa da Pfizer fa tremare il Veneziano. È atteso in settimana il quarto carico da 7. 020 dosi destinate agli operatori e agli ospiti delle strutture sanitarie della provincia. Ma il timore è che, anche a seguito di questo nuovo arrivo, l’ultracongelatore a –80° collocato nell’ospedale hub Dell’Angelo possa rimanere mezzo vuoto. Dopo il Friuli, è infatti il Veneto la regione che, da questa decisione unilaterale dell’azienda statunitense, uscirà maggiormente penalizzata, vedendosi ridurre il rifornimento promesso del 53%. Se la decurtazione dovesse essere omogenea tra tutte le Usl, il Veneziano dovrebbe quindi vedere arrivare appena 3. 720 dosi, vale a dire 3 mila in meno di quelle attese.
Un grattacapo non da poco, soprattutto con l’affacciarsi della Fase 2, dedicata a ultra 80enni, farmacisti e donatori del sangue. Ma, allo stesso tempo, con la Fase 1 ancora da concludere, visto che la priorità è il richiamo, con il completamento della vaccinazione dei 18. 824, tra operatori e ospiti delle strutture sanitarie, a cui è già stata somministrata la prima dose.
«Nei prossimi dieci giorni sospenderemo ogni nuova vaccinazione riservando tutte le dosi disponibili ai richiami» l’annuncio del direttore generale della sanità veneta Luciano Flor, evidentemente preoccupato. Al momento, nel mega frigorifero dell’Angelo, rimangono appena 2. 236 vaccini Pfizer. Oltre agli 8. 200 di Moderna, da distribuire però in tutto il Veneto, con cui si inizierà la vaccinazione degli “over 80”.
Nel Veneto orientale, inizieranno in settimana i primi richiami dei vaccinati il 27 dicembre al Covid Hospital di Jesolo. Nonostante i tagli ventilati sull’approvvigionamento dei vaccini Pfizer, nell’Usl 4, per i richiami dei vaccinati ad oggi non ci saranno problemi in quanto le dosi sono tutte già state stoccate, quindi nominative, e opportunamente congelate nel frigorifero nell’ospedale di Mestre.
Gli occhi sono puntati ora su eventuali tagli della fornitura Pfizer, che al momento è confermata per 1.470 dosi settimanali nel Veneto orientale. Sarà forse più complicato garantire il raddoppio delle dosi che il direttore generale dell’Usl 4, Carlo Bramezza, aveva chiesto alla Regione per aumentare il ritmo delle vaccinazioni, già piuttosto elevato e soddisfacente. Ad oggi, non vi sono conferme di possibili tagli nella fornitura dei vaccini Pfizer sul territorio e negli uffici dell’Usl non sono arrivate comunicazioni in tal senso.
Per fine mese, invece, potrebbero arrivare le nuove dosi dei vaccini AstraZeneca e, soprattutto, Moderna. Vaccini particolarmente utili per gli ultraottantenni che non si possono muovere dalla propria abitazione. Intanto, nell’Usl 3 è stata completata la campagna vaccinale nelle case di riposo. Quanto agli ospedali, invece, le dosi sono tutte andate a segno all’Angelo di Mestre. Tornando al Veneto orientale, finora è stato vaccinato l’80% del personale sanitario. Il rimanente 20% dovrebbe ricevere la dose in settimana. E sempre in settimana si dovrebbe completare la vaccinazione dei 1.200 ospiti delle case di riposo e del personale sanitario. —
Laura Berlinghieri
Giovanni Cagnassi
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