Pioggia e allagamenti, la bora salva la costa
Caduti 50 millimetri in mattinata, sott’acqua campi e strade secondarie. Mobilitati i tecnici del Consorzio di bonifica
Giovanni Cagnassi Rosario Padovano
PORTOGRUARO
Scrosci improvvisi, strade allagate, acqua in diverse proprietà private. Il maltempo ha colpito nel portogruarese: gli intensi scrosci abbattutisi ieri a mezzogiorno, hanno prodotto, in un’ora, la caduta di più di 50 millimetri di pioggia, mandando in difficoltà la rete idrica secondaria. Superlavoro per gli uomini del Consorzio di bonifica.
A Portogruaro diversi allagamenti, così anche a San Michele e a Concordia.
L’allarme a Portogruaro è scattato poco dopo le 13. Il canale Fanotti, che solitamente crea problematiche nel vicino territorio di San Michele, è uscito dall’alveo nella zona di Lugugnana, a ridosso dell’altra frazione, quella di Marina di Lugugnana. L’acqua ha invaso diverse proprietà di campagna, minacciando da vicino le case. Allagamenti però si sono registrati nelle località a Nord, a Ronchi, a Fossalato e a Portovecchio. L’acqua dai fossati si è riversata sull’asfalto, allagando strade di campagna come via Villastorta e via Nosedo.
In Comune di San Michele, il canale Fanotti è esondato in località Eridania, dove una volta sorgeva l’omonimo zuccherificio, a ridosso della Triestina Bassa che, proprio per colpa dell’erosione provocata dal corso d’acqua, subì due anni fa un’importante smottamento che costrinse il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale a correre ai ripari. A Concordia si è allagata via Libertà, nella frazione del Teson.
«Il nostro personale entrato in servizio», ha raccontato il direttore del Consorzio di Bonifica Sergio Grego, «è intervenuto prontamente con i reperibili, avviando le pompe di emergenza in alcune zone sprovviste di impianti idrovori».
I fiumi sono sotto controllo. È finito di piovere ieri nel tardo pomeriggio. Il Portogruarese si è dimostrato però, ancora una volta, territorio vulnerabile. A Bibione, infine, la conta dei danni delle mareggiate scatterà giovedì prossimo.
Sul litorale mare mosso, ma il forte vento di bora ha graziato per ora la costa veneziana. Jesolo e parte di Eraclea Mare sono ancora le zone più colpite. In Pineta a Jesolo ieri mattina il mare è arrivato a erodere la base delle dune protettive erette da Federconsorzi.
Un’altra giornata di passione per gli operatori che sono con il fiato sospeso dopo i danni di dicembre. Il mare non ha risparmiato neppure nel 2020 le spiagge e adesso si tratta di vedere come andrà il 2021.
Finora le nuove proposte realizzabili nel breve periodo al lido ovest di Jesolo si sostanziano nei nuovi pennelli in roccia previsti con estremità a “Y”. Con la Regione si è discusso anche della possibilità di realizzare barriere coralline artificiali con le “reef ball” e isole longitudinali al largo. Reef ball esposte al Tropicarium park di Mauro Rigoni, visionario che per primo ci ha creduto e, oltre ad averle esposte all’ingresso come attrazione, le sta testando in alcuni acquari per studiare la simbiosi con pesci e flora marina. —
Giovanni Cagnassi
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