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Muore in pochi giorni a 62 anni l'imprenditore Maurizio Ferrari di Fossalta

Cordoglio per la scomparsa del 62enne, socio storico della “Ti.esse Lavanderia industriale”

Giovanni Cagnassi
1 minuto di lettura
Maurizio Ferrari morto a 62 anni per un tumore 

FOSSALTA DI PIAVE. Si è spento improvvisamente Maurizio Ferrari, 62 anni, imprenditore originario di Fossalta di Piave. Il decesso è avvenuto in ospedale a San Donà dove era ricoverato da qualche giorno per l’aggravarsi di un tumore. Sposato con Barbara Talon e padre affettuoso della figlia Francesca, che vive a Roma, lascia tanti colleghi e amici a lui molto legati e ora affranti dal dolore per questa morte che ha colpito tutta la comunità fossaltina e del basso Piave, dove Ferrari era molto conosciuto e rispettato.

Da molti anni Maurizio Ferrari era socio dell’azienda “Ti.esse Lavanderia Industriale” di Fossalta di Piave, il cui presidente Antonio D’Agostin si è stretto subito nel dolore della famiglia per la perdita di un amico e importante sostegno nel lavoro.

L’improvvisa malattia non gli ha lasciato purtroppo scampo e si è aggravato nel volgere di pochi giorni dopo il ricovero per nuove complicazioni. Ferrari era molto impegnato e presente nel lavoro, tanto che ha continuato a seguire l’attività imprenditoriale fino a una settimana fa.

Ha sempre lavorato a fianco del presidente D’Agostin, di cui era anche cugino e amico fraterno. Insieme per 40 anni, è stato artefice di numerose iniziative a favore della società Ti. esse., protagonista anche all’interno del consorzio d’area di Fossalta per lo sviluppo del territorio, dove ha ricoperto importanti incarichi amministrativi e di coordinamento dell’impresa.

Tra i vari incarichi e iniziative portate avanti nel corso degli anni, ha ricoperto anche la carica di segretario del movimento giovanile della Democrazia Cristiana. Recentemente si era interessato alla vendita dei terreni che potrebbero ospitare la futura casa di riposo in un lungo percorso del quale ha iniziato a gettare le basi con gli architetti. Un progetto in cui credeva molto. Ferrari era un uomo poliedrico, con tante passioni, il suo sorriso era magnetico e conosceva bene il mondo e la gente, in grado di sostenere qualsiasi discussione. E amava anche la cucina e la buona tavola come momento di riflessione per discutere anche nella cornice di pranzi dei lavoro.

«Ti ricorderemo come una persona mite», ha detto D’Agostin assieme agli amici, «intelligente e riflessiva, sempre disponibile ad aiutare gli altri, e che nella vita ha sempre onorato i suoi impegni. Riposa in pace». La data dei funerali nella chiesa di Fossalta di Piave non è ancora fissata. —




 

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