“Arriva Italia” punta ai bus di Mestre, la società tedesca pronta a sfidare Actv
La partecipata da Deutsche Bahn conferma l’interesse per la gara per la gestione del trasporto pubblico locale
Mitia Chiarin
MESTRE. Deutsche Bahn, ovvero le ferrovie tedesche, che operano nella nostra regione sulla rotta Venezia-Monaco, dal 2010, hanno messo gli occhi sulla gara per i servizi di trasporto locale a Mestre. L’interesse emerge da un articolo del quotidiano economico “Sole 24 ore” dedicato alla nuova conformazione societaria di “Arriva Italia”, società italiana controllata dalla tedesca Deutsche Bahn, che a inizio dicembre ha completato un importante processo di fusione per incorporazione e che vede come amministratore delegato il manager Angelo Costa.
Dieci anni dopo il via alle corse dei primi treni tedeschi, che iniziarono i servizi dopo mesi di contenzioso e un ricorso vinto contro l'Ufficio Regolamentazione del Servizio Ferroviario del ministero dei Trasporti, ora i tedeschi continuano ad investire sul Tpl, puntando non solo sul ferro ma anche sulla gomma.
La società sta pianificando investimenti del valore di 50 milioni di euro e prevede di spendere 123 milioni di euro per l’acquisizione di 550 autobus nei prossimi 3 anni puntando sui veicoli ecologici, compresi gli autobus elettrici. Ora si scopre anche che Arriva Italia vuole partecipare a una gara per i collegamenti in autobus nella zona di Mestre.
La fusione della società, che diventa operativa dal 31 dicembre di quest’anno, coinvolge varie aziende italiane di Tpl a oggi completamente controllate: si tratta di Savda (Aosta) Sadem (Torino), Sab (Bergamo), Sia (Brescia) e Km (Cremona). Non entrano nella fusione le società partecipate come Arriva Udine, ASF Como e Trieste Trasporti. Non entra nella operazione di fusione neanche Arriva Veneto, la società di trasporti che cura alcune delle linee di trasporto eztraurbano tra Mestre, Marghera e Chioggia e Sottomarina (linee 80,85 e 87) dopo aver vinto la gara sulla quota di Tpl del 10 per cento, alcuni anni fa.
Dalla presentazione della nuova compagnia di trasporti, che abbina ferro e gomma, emerge l’interesse per gare del Trasporto pubblico locale di casa nostra: in particolare la gara dei servizi urbani di Mestre, con offerte previste in questo mese. Ma l’interesse è anche per quelle per l’area suburbana di Roma e quella per i servizi suburbani per l’area metropolitana di Napoli (esclusa invece la città partenopea).
Novità che confermano che anche in Veneto sono iniziate le grosse manovre per il controllo di ampie fette di mercato del trasporto pubblico. In Veneto si sta muovendo anche Ferrovie che controlla il gruppo Busitalia e che si è aggiudicata la gara del trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, nella provincia di Padova (valore attorno ai 353,4 milioni di euro).
Insomma anche il trasporto pubblico della nostra provincia e non solo l’area di Padova vede l’interesse di nuove realtà del settore dei trasporti. La nuova Arriva Italia, spiegano i comunicati di inizio dicembre, intende dare vita a una società con una flotta di 1.350 autobus, con 1.500 dipendenti e 50,2 milioni di bus/km annui, con un volume d’affari di 150 milioni di euro (al netto delle società partecipate).
Lo ribadisce lo stesso ad Costa: «L’attuale mercato del Ttpl richiede la presenza di realtà che possano rispondere alle esigenze più complesse combinando servizi di trasporto, digitalizzazione e interconnessione». —
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