VENEZIA. Degli 85 pediatri di libera scelta che operano in tutta la provincia di Venezia, solo una decina si è detto disponibile a eseguire i tamponi rapidi all’interno dei rispettivi ambulatori, rispondendo «Presente» alla “chiamata alle armi” del governatore Zaia.
Una “convocazione” che, a partire da un accordo nazionale, ha trovato cornice regionale con una recente ordinanza, che estende quanto già previsto per i medici di medicina generale, vale a dire l’onere di eseguire i tamponi rapidi sui contatti stretti, asintomatici, di positivi.
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