Gestione villa Soranzo Si tratta con il Ministero e la Soprintendenza
r.p.
CONCORDIA SAGITTARIA
Il Comune punta alla gestione di villa Soranzo per 99 anni: attesa la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la Soprintendenza e il Ministero. Nei giorni scorsi il consiglio comunale ha votato all’unanimità un documento nel quale si impegnava il Comune a intavolare una trattativa con i due enti. Villa Soranzo sorge sulla sponda destra del fiume Lemene in un’area demaniale, in località Confin.
Nel corso degli anni il Ministero ha concesso alla Soprintendenza l’uso della villa. «A suo tempo il Ministero finanziò il nostro Comune con 3 milioni di euro, con lo scopo di ristrutturare la villa e realizzare interventi al suo interno che ne favorissero l’utilizzo. Prima però bisogna approvare il protocollo», spiega il sindaco Claudio Odorico, «Abbiamo intenzione di riorganizzazioni di spazi per poter ospitare attività culturali ed eventi». Villa Soranzo è stata nominata “Luogo del Cuore 2020” nell’ambito delle giornate autunnali del Fai. Villa Soranzo in realtà si chiama Ca’ Soranzo e non va confusa con villa Soranzo che si trova a Castelfranco Veneto. Il complesso, voluto da Tommaso Soranzo nel 1600, si compone della casa dominicale e di una cappella le quali sorgono, una discosta dall’altra, affacciate al corso d’acqua; sul retro della residenza perpendicolarmente ad essa, si trova un vasto nucleo d’annessi, composto da più edifici addossati gli uni agli altri. Il nucleo originario dell’edificio principale, di tipico impianto veneziano, è stato più volte ingrandito e modificato. —
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