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Troppe auto a Lio Piccolo «Sarà attivata una Ztl»

Francesco Macaluso
1 minuto di lettura

la stretta

Massimo 30 auto parcheggiate nel piazzale di Lio Piccolo il sabato e la domenica, accessibilità solo in bicicletta o a piedi, solo prenotazioni negli agriturismo e nei ristoranti del borgo lagunare per contingentare l'accesso del turismo pendolare. Il tutto in attesa di attivare una Ztl dedicata.

A una settimana dai lavori in commissione che hanno coinvolto anche la lista di opposizione “Ct per tutti”, ieri hanno concordato la stretta agli ingressi nei weekend il presidente dell'associazione “Il borgo di Lio Piccolo”, Francesco Enzo, l'amministrazione comunale, il comandante della polizia locale Dario Tussetto, e i ristoratori del ristorante Il Notturno, e degli agriturismo Le Manciane e Le Saline. «Monitoreremo i flussi garantendo il lavoro e monitorando le prenotazioni dei ristoranti della frazione il sabato e domenica» spiega la sindaca Roberta Nesto «vogliamo evitare il sovraccarico di arrivi al piazzale e alle strade del borgo lagunare che si sono verificati negli scorsi weekend. Limiteremo il parcheggio a una trentina di mezzi nel centro storico dove sorgono la chiesa e il campanile. Chiunque sarà diretto nelle proprietà dei residenti potrà farlo in auto, gli altri potranno accedere a Lio Piccolo solamente in bicicletta o a piedi. Sta coordinando i lavori l’assessore per il progetto strategico di Lio Piccolo, Alberto Ballarin».

La situazione di sovraffollamento era stata denunciata due settimane fa dall'opposizione. «Contiamo 56 auto parcheggiate nella piazzetta di Lio Piccolo», aveva denunciato il capogruppo di “Ct per Tutti” Angelo Zanella «Un altro centinaio sparse lungo la strada e negli slarghi scambiatori. Proponiamo una Ztl nei weekend, con un parcheggio scambiatore a monte e accesso limitato a biciclette e mezzi elettrici, salvaguardando ovviamente residenti e attività economiche».

«Negli ultimi anni il traffico automobilistico è cresciuto in maniera insostenibile», aveva concluso. «Serve una nuova attenzione». —

Francesco Macaluso



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