Centri, parchi o monomarca? Se la legge allontana il buon senso
Tutte le grandi catene hanno la possibilità di tenere aperto durante le giornate festive L’assessore regionale Marcato: «Per me la domenica dovrebbero chiudere tutti»
Laura Berlinghieri
La situazione
Le immagini del fiume di gente che domenica ha affollato i parchi commerciali e i negozi monomarca dell’area metropolitana mal si conciliano con le cautele invocate ormai da tutti. Tant’è: fatta la legge, trovato l’escamotage per tenere aperte le grandi superfici commerciali. Almeno fino a quando la Regione non interverrà, come sembra di capire, con un provvedimento ad hoc.
«Se l’obiettivo del governo è evitare gli assembramenti, faccio fatica a capire quale sia la differenza tra un centro commerciale, l’outlet o un grande negozio monomarca come Ikea» il giudizio di Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico, comunque da sempre contrario alle aperture nel fine settimana.
L’interpretazione che consente l’apertura ad alcune superfici commerciali riguarda il termine di «parco commerciale», contrapposto a «centro commerciale». Il Dpcm del governo parla di chiusura nel week end dei centri commerciali ma non menziona i parchi.
Così ha agito il Noventa Designer Outlet che, dopo aver chiesto un’interpretazione autentica, ha deciso di aprire domenica tutti i negozi, suscitando un’ondata di reazioni.
Non solo Outlet, naturalmente, ma anche gli altri parchi commerciali veneziani hanno deciso di lasciare aperto: Clodì a Chioggia e Lando a Mira, dove sono arrivati persino i carabinieri a verificare la situazione. Hanno innescato una poderosa ondata di polemiche le foto scattate domenica all’Ikea di Padova, con la lunghissima coda che si era formata all'ingresso. Ma le saracinesche sono rimaste alzate anche a Mestre, da Mediaworld, da Decathlon, da Prénatal, a Leroy Merlin, quest’ultimo parecchio affollato, persino all'orario di pranzo di domenica. «Devo dire che, se avessi saputo di incontrare così tanta gente, sarei rimasta a casa» spiega una donna, a Leroy Merlin con il marito e il figlioletto, per acquistare un albero di Natale. Mentre un ragazzo, da Mediaworld: «Sono qui per comprare lo smartphone. Non vedo perché chiudere i negozi solo nel week-end. Non credo che la gente tenda a riversarsi nei centri commerciali il sabato e la domenica. Chiudendo nel fine settimana, si rischia di concentrare tutti i clienti negli altri giorni, creando ulteriori assembramenti. E poi, di solito, nel fine settimana chi può preferisce rimanere a casa con la propria famiglia». Non durante lo scorso week-end, evidentemente, quando i negozi monomarca hanno potuto accogliere i clienti rimasti orfani dei centri commerciali. «Ho fatto una proposta di legge per questo – aggiunge l’assessore regionale Marcato – inserita nella mia lunga battaglia contro l’apertura di qualsiasi attività commerciale il sabato, la domenica e nei giorni festivi. Certo oggi siamo in un momento assolutamente particolare e, per questo, prima di parlare di chiusure è bene utilizzare la massima cautela, perché la nostra economia è estremamente fragile». Cautela, sì, ma è evidente che immagini come quelle di questo week-end non debbano più vedersi: «L’outlet e i grandi negozi monomarca hanno aperto perché il Dpcm lo consentiva. Su questo - come regione e con il presidente Zaia - stiamo facendo alcune valutazioni. Sul contenuto per ora non mi espongo, ma è una situazione che dovrà essere approfondita». —
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