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«Cassonetti a rischio contagio» Veritas: la pulizia è quotidiana

L’accusa della lista Lista "Per Mestre e Venezia”

e.p.
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VENEZIA

«Abbiamo saputo, da fonti assolutamente sicure, che sono ormai due anni che Veritas non opera il doveroso lavaggio dei cassonetti. Ancor più doveroso in questi mesi di massima attenzione ai contagi». Duro atto d’accusa da parte della lista “Per Mestre e Venezia-Ecologia e Solidarietà”, che con l’ambientalista Michele Boato punta il dito sulla presunta carenza di igiene dei cassonetti gestiti da Veritas nel comune di Venezia (quelli di Mestre e Lido, se si considera che a Venezia centro storico e nelle isole è in vigore la raccolta porta a porta).

«Il servizio», dice sicuro Boato, «è stato abolito per motivazioni economiche da almeno un paio d’anni. Questo comporta che molti utenti, soprattutto anziani, si fidano sempre meno di toccare i cassonetti per la raccolta differenziata, che sta perciò peggiorando di qualità. La stessa cosa, con la stessa motivazione di "risparmio economico" sta succedendo a Padova. Nessun controllo da parte dei rispettivi Comuni. Incredibile«.

Smentita senza appello da parte della municipalizzata incaricata della raccolta e gestione dei rifiuti.

«La pulizia viene fatta quotidianamente», fa sapere l’azienda, dimostrando foto alla mano (pubblicate puntualmente nei propri canali social) le attività di pulizia svolte dai propri operatori. Più nel dettaglio, spiega Veritas, i lavaggi esterni vengono fatti con soluzioni di cloro e alcool, e a ogni svuotamento di cassonetto spariamo dentro enzimi sanificanti che mangiano i batteri.

«Per quanto riguarda la raccolta dell’umido, invece», conclude la municipalizzata, «i relativi bidoni vengono sostituiti circa ogni due mesi». —



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