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Dodici contagiati nel set di Venezia, il film di Tom Cruise verso lo stop

La produzione di «Mission impossible 7» sta valutando se proseguire o meno. Oltre duemila i positivi nel Veneziano, 14 le persone in terapia intensiva

Mitia Chiarin Vera Mantengoli
2 minuti di lettura

VENEZIA. Rsa, scuole, settori comunali come la Polizia municipale di Venezia. E ora anche i set cinematografici delle star finiscono colpiti dalla pandemia di Covid -19. Sono raddoppiati i casi di coronavirus tra i lavoratori di “Mission Impossible 7”, ma per adesso non sono stati disdetti gli appuntamenti clou, la festa a Palazzo Ducale e le riprese al Conservatorio.

A oggi sono stati riscontrati 8 italiani e 4 americani positivi, sei più di ieri, mentre non risulterebbe contagiata nessuna delle 150 comparse. Tom Cruise, che si era ritagliato del tempo proprio per ringraziare le comparse e ricordare a tutti di usare i dispositivi di sicurezza, è negativo.

Fino a domenica le riprese sono sospese e lunedì si procederà con l’ennesimo tampone per capire se si potrà continuare con un ristretto numero di persone girando brevi parti del film. La preoccupazione è tanta anche tra i lavoratori che, dopo mesi di blocco e senza cassa integrazione, avevano atteso il film per poter guadagnare qualcosa. Una produzione di queste dimensioni porta infatti un indotto alto, come dimostra anche la cifra che si dovrebbe spendere per l’affitto di Palazzo Ducale (sui 200 mila euro) e Conservatorio (sui 50 mila euro), senza contare il lavoro di hotel, maestranze dello spettacolo, tassisti e ristorante, in crisi da mesi.

L’ipotesi che tutto venga bloccato per adesso non è ancora stata fatta, mentre invece è stata cancellata la serie italiana firmata Ciro Visco con Vittoria Puccini, prevista per il prossimo mese. Attualmente in città stanno continuando a girare il regista Andrea Segre alla Giudecca con un film sugli effetti del turismo in città e lo spagnolo Alex De La Iglesia con un horror contemporaneo.

Intanto salgono a 7 positivi e più di 30 operatori in quarantena alla polizia locale di Venezia. Tamponi in corso alla Sicurezza urbana dopo la positività, asintomatica, del responsabile Gianni Franzoi. Si è arrivati a 42 persone in isolamento. In queste ore alcuni sono guariti. Da domani in Comune chi rientra da malattia si deve sottoporre a test rapido.

Nuovi casi nelle scuole della provincia: per il tampone positivo di una bambina della sezione divezzi (da due a 3 anni) del nido Fiordaliso di Chirignago, si chiude tutto da domani, lunedì. Spiega l’assessore Laura Besio: la bimba ha frequentato fino al 21 ottobre compreso ma per garanzia «abbiamo dato seguito alla decisione di chiudere».

Il nido accoglie 40 bimbi, 12 lattanti, e 10 educatrici. Quarantena anche al Pollicino. Alla scuola d’infanzia Quadrifoglio (istituto comprensivo Spallanzani)di Mestre per la positività di un collaboratore scolastico, bimbi a casa per 15 giorni e primi tamponi da oggi. A Portogruaro per un caso di positività oggi due classi del liceo XXV Aprile devono sottoporsi ai test. Salgono a due i casi di positività all’istituto comprensivo Gramsci di Campalto. Al Fatebenefratelli di Venezia, 14 pazienti positivi (9 in struttura e 5 ricoverati) e 8 operatori positivi. Due guariti tra gli operatori.

Il report della Regione: i casi con tampone positivo in provincia salgono a 6.558 con 232 casi in più rispetto a venerdì. I positivi sono saliti a 2.395. Più 192 rispetto al giorno prima. Si registra un nuovo decesso che porta a 357 le morti. Sono 39 in più i negativizzati, saliti a 3.806. Negli ospedali delle Ulss 3 e 4, sono 123 i ricoverati in area non critica (30 a Mestre, 27 a Venezia, 29 a Dolo, 17 a villa Salus, 19 a Jesolo). Erano 119 l’altro ieri . Sono 14, due in più rispetto a venerdì, i ricoveri in terapia intensiva. Quasi 3.500 persone sono in isolamento domiciliare. —

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