«Perdiamo un operatore importante per tutta la città»
Le reazioni. parlano il sindaco e i colleghi
Giovanni Cagnassi
jesolo
Solo qualche mese fa aveva rischiato la vita cadendo nella piscina del suo hotel, il Palm Beach di viale Oriente. Renato Cattai, 64 anni, albergatore di Jesolo e presidente della Federconsorzi, federazione dei gestori delle spiagge jesolane, è morto ieri pomeriggio tra le colline del bellunese, in sella alla sua bici. A maggio si era salvato per miracolo cadendo da tre metri a bordo piscina mentre stava facendo le pulizie del fondo ancora senza acqua. Non si era fatto quasi nulla. Ieri il suo cuore si è invece fermato per sempre.
Era partito per trascorrere un fine settimana di sport e relax dopo che aveva chiuso l’albergo a stagione finalmente terminata. Cattai aveva deciso di concedersi una pausa tra la fine della stagione estiva, particolarmente impegnativa per a gestione dell’hotel Palm Beach in pineta e tutto ciò che ha riguardato la riorganizzazione dell’arenile per le restrizioni dovute al Covid-19. Lo aspettavano l’autunno e l’inverno, quindi i nuovi progetti in seno alla Federconsorzi. Era giunto in auto a Quero Vas, nel bellunese. Cattani era un grande sportivo e ieri aveva deciso di concedersi un lungo giro in bicicletta. Lungo la Strada Provinciale 10, ad Alano di Piave, salendo verso il Monte Tomba è caduto a terra, colto da malore. Aveva una figlia di 22 anni, Chiara, che lo aiutava nell’attività al Palm Beach. Per anni consigliere nell’associazione Jesolana Albergatori, da tre mandati era presidente di Federconsorzi. Stava preparandosi ad affrontare l’assemblea elettiva in programma venerdì prossimo, con nuove idee, nuovi progetti per la sua città.
«Ho perso un amico», ha commentato Amorino De Zotti, vice presidente Federconsorzi che lo conosceva da tanti anni e con lui aveva condiviso scelte fondamentali per la spiaggia e il turismo, «Sono frastornato, è una notizia sconvolgente», ha aggiunto il presidente Aja, Alberto Maschio, «Renato è stata una persona che ha sempre portato un grande contributo associativo, prima all’Aja e poi in Federconsorzi» . Il cordoglio si è allargato a tutte le categorie del turismo e della economia della città.
«Sono distrutto, Renato è sempre stato un caro amico. Abbiamo iniziato il lavoro di albergatori assieme» , ha commentato Angelo Faloppa, presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo, «non si possono trovare parole quando avvengono fatti come questi. La città perde tantissimo» .
Il sindaco, Valerio Zoggia, ha espresso il dolore della amministrazione e della città: «Perdiamo un operatore del turismo con il quale abbiamo lavorato assieme per tanti anni ottenendo risultati importanti e compiendo fondamentali passi avanti nella gestione dell’arenile e del turismo in generale. Mancherà la sua competenza e dedizione e l’impegno che si era assunto con estrema serietà» Lo ricordano anche gli amici, come Maurizio Trevisiol, delegato Ava, associazione veneziana albergatori: «Siamo cresciuti insieme, Renato aveva una straordinaria energia e voglia di vivere, ci mancherà davvero e resterà un esempio nel lavoro come nella vita» . Ora si attende la data dei funerali che saranno celebrati al Lido quando la salma verrà autorizzata al trasferimento presumibilmente domani. Per Jesolo una grande perdita a livello umano e professionale perché Cattai si era fatto voler bene con il suo stile e la sua generosità e soprattutto quella voglia di vivere la vita sempre con grande intensità fino all’ultimo istante».—
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