Venezia. Telecamere, sensori e droni. Ecco il Grande Fratello che controlla ogni angolo della città
Ben 402 occhi elettronici daranno informazioni alla nuova "sala di controllo" dove si decideranno gli interventi in tempo reale. Dalla lettura targhe al traffico acqueo fino alla gestione degli imbarcaderi e biglietterie. Ogni visitatore sarà ripreso almeno una volta e dalla primavera questa sala gestirà anche la "tassa di sbarco" turistica
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VENEZIA. Centinaia di telecamere, fisse e mobili, sulle maggiori direttrici del traffico automobilistico in entrata e in uscita, ma anche di quello pedonale dove si “scontrano” le comitive dei turisti mordi e fuggi in centro storico, di quello acqueo, con gli imbarcaderi dei vaporetti e dei terminal di bus e tram.
In tutto sono 402 e altre entreranno in funzione con il tempo. A questa marea di occhi elettronici si aggiungeranno i dispositivi mobili per gli eventi particolari, come ad esempio la Mostra del Cinema. Insomma: se venite a Venezia sorridete, perché qualcuno vi starà riprendendo, perché oltre a tutto questo, in caso di necessità la polizia locale potrà usare anche dei droni per le riprese aeree.
Venezia, ecco la "control room" che governa 402 telecamere, sensori e droni
La cabina di regìa, o come l’hanno chiamata “Smart Control Room”, nella nuova sede del comando della polizia locale, sul’isola del Tronchetto una di quelle che governano gli ingressi a Venezia, è un Grande Fratello dove convergono informazioni da tutti gli angoli di Venezia e della Città Metropolitana.
Inaugurata sabato mattina dal sindaco è stata realizzata grazie al contributo di Tim che ci ha messo molta della sua tecnologia, con le società partecipate Insula e Venis. Telecamere che leggono targhe di auto e riconoscono tipo di veicolo su strada e di imbarcazione in laguna. Tanta intelligenza artificiale per gestire l’individuazione di persone sospette e degli operatori della polizia locale impegnati sul territorio.
La struttura intelligente consente di monitorare in tempo reale le informazioni che arrivano da ogni zona e di tenere sempre aperto il filo diretto con i cittadini, sia telefonicamente sia attraverso il portale www.dime.comune.venezia.it.
Alla Smart Control Room confluiscono le immagini dei monitor di videosorveglianza della polizia locale e quelle delle varie reti di primo intervento, di Avm (l’azienda dei trasporti) ma anche di Veritas (quella dell’igiene urbana). È quindi una centrale di controllo unificata in grado di ottimizzare le forze e l’intervento in caso di necessità, ma anche di gestire la mobilità e i flussi turistici.
L’esempio classico è l’incidente sul ponte della Libertà, l’unico collegamento tra il centro storico e la terraferma, ma anche i livelli di concentrazione d’imbarcazioni turistiche sotto il ponte di Rialto, tallone d’Achiille della mobilità in Canal Grande.
Presentate anche le nuove celle di contenimento dove saranno ospitati i fermati in attesa del processo. Ma. almeno qui, le telecamere non ci saranno per le regole di privacy. Uno dei pochi punti "oscuri" di Venezia e provincia.
Ma quello che pochi ormai si nascondono e questa infrastruttura sarà inoltre la base per la futura gestione del contributo di accesso, o "tassa di sbarco", con la quale il Comune, attraverso una rete di tornelli automatici e una chiave-app per i residenti, regolamenterà il flusso dei turisti giornalieri.
Una misura che, dopo il rinvio a causa del lockdown, dovrebbe essere riproposta dalla primavera 2021.
Venezia, il Comune presenta la "control room" per la gestione di sicurezza e traffico
"Oggi presentiamo anche la nuova sede della polizia locale - ha detto il comandante generale Marco Agostini - si tratta di un progetto adeguato ai tempi, efficace ed efficiente, che, grazie all'integrazione della Smart Control Room, ci consente di avere sotto controllo la gestione quotidiana dei servizi e della viabilità in centro storico e in terraferma. La nuova centrale è il cuore pulsante del Corpo, costituisce quanto di più avanzato esiste oggi nel nostro Paese. All'interno del nuovo Comando è presente anche una sala formazione che può accogliere fino a 88 persone, 50 in questo periodo di emergenza che impone il distanziamento. La darsena ci permette di avere ad uso esclusivo un ormeggio sicuro per la nostra flotta, mentre nel piano interrato sono presenti spogliatoi moderni, un'armeria, lo spazio di addestramento, una sala di identificazione e fotosegnalamento e un'area detentiva costituita da sette camere di sicurezza videosorvegliate, dotate di servizi igienici, realizzate seguendo le norme vigenti, uno spazio dignitoso e sicuro dove trattenere tutti gli arrestati e i fermati”.
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