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Litorale, settembre per recuperare ancora

Calo del 50 per cento per colpa dei primi mesi disastrosi del Covid. Importante il ritorno di tedeschi e austriaci

Giovanni Cagnassi
2 minuti di lettura

/ JESOLO

Il sole splende ancora sulla costa veneziana e le spiagge sperano in una coda di stagione positiva per salvare l’estate. La maggior parte delle località turistiche sta confermando dati che parlano di un calo del -50%, meno negativo rispetto alle premesse di maggio e giugno, sulla scia del lockdown. Il mese di agosto da quasi tutto esaurito è stato quello che ha in parte risollevato le sorti di alberghi, ristoranti e locali, anche grazie all’arrivo dei turisti tedeschi e austriaci, in particolare dopo i problemi emersi in Croazia, Spagna, Grecia con il Covid e l’obbligo dei tamponi al rientro. Ed è tornata anche una clientela di lombardi e veneti che sono rimasti in Italia.

A Jesolo, l’occupazione delle stanze di hotel in agosto è stata dell’84,8%, quindi il -5% circa rispetto al 2019. Il trend positivo delle due settimane centrali di agosto è in linea con il 2019, con camere occupate fra il 93% e il 100%, e un calo negli ultimi giorni del mese, dovuto principalmente al meteo. Da sottolineare la presenza importante di tedeschi, austriaci e svizzeri, tanto che quasi un ospite su due è straniero.

Il presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori, Alberto Maschio, stima un calo complessivo stagionale di presenze del 45% che, in termini di fatturato, raggiunge almeno il 50%. Molto bene il primo weekend di settembre, 95% di camere occupate, e anche per il prossimo l’occupazione media del 75%. «Questo è sempre stato un periodo di grande affluenza», ha detto Maschio, «in particolare nelle prime due settimane di settembre».

Bibione sta vivendo una situazione simile a Jesolo, con un mese di agosto che ha segnato l’occupazione media delle stanze del 78,6%, sotto di 13 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e inferiore di circa 6,2 punti percentuali sull’occupazione di Jesolo. Più della metà degli alberghi ha aderito al bonus vacanza, soprattutto da cittadine e cittadini italiani di origine straniera, prevalentemente dell’Est. Qui la stagione si chiude tradizionalmente un po’ prima. Le due settimane centrali di agosto però hanno registrato un’occupazione tra l’85 e il 93%. In agosto il 60% dei turisti è straniero e si segnala una presenza importante di tedeschi e austriaci. Il presidente dell’Associazione Bibionese Albergatori, Silvio Scolaro, confida nel mese di settembre. «In questi giorni le prenotazioni sono sempre all’ultimo minuto», analizza, «e stanno arrivando grazie al bel tempo. Meteo e Covid permettendo, ci aspettiamo una chiusura di stagione meno negativa rispetto alle attese e rispetto ai dati attualmente disponibili. Ricordiamo però che abbiamo avuto tutti un mese e mezzo di stagione in meno, quindi i fatturati stimati arriveranno a -40% -50% rispetto allo stesso periodo degli anni scorsi».

A Caorle, il periodo dal 7 al 30 agosto è stato il migliore. Clientela italiana preponderante, pur con tempi di soggiorno brevi. Ma in generale, gli albergatori sono stati ripagati da un turnover vivace. Lo sa bene il presidente degli albergatori, Loris Brugnerotto, che ha evidenziato come nella prima settimana di settembre siano tornati gli stranieri, austriaci e tedeschi in testa. Conferma però che i fatturati sono scesi in media del 50%. «I più abili a sfruttare il bonus vacanza i turisti originari dei Paesi dell’Est residenti in Italia», evidenzia, «come alcune famiglie originarie della Cina che in quattro hanno speso 13 euro per 3 giorni in albergo, con prima colazione. Buon per loro, ma non è una clientela che tornerà». —

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