Bufera sul Festival annullato all’ultimo «Modalità sospette»
Furia degli organizzatori dopo il no della commissione Favaretto: «Qualcuno non voleva prendersi responsabilità»
alessandro ragazzo
MIRANO
L’Associazione Volare va all’attacco contro la decisione della Commissione comunale pubblico spettacolo che venerdì, a qualche ora dall’avvio del Mirano Summer Festival, ha negato i permessi per alzare il sipario. «Erano impreparati gli altri, non noi» tuona il patron Paolo Favaretto, riferendosi ai problemi riscontrati per far fronte e prevenire il Covid-19. La notizia è stata una bomba per Favaretto, che, pur di non saltare l’edizione di questo martoriato 2020, aveva cambiato le date posticipandole di due mesi. Sembra tutto tranquillo sino all’altro ieri mattina, quando dal municipio gli hanno detto che il Summer non s’ha da fare. Almeno per quest’anno. Per Favaretto e compagnia, l’organizzazione era pronta ad affrontare tutte le serate sino al 12 settembre, altri enti no. «Non più tardi di martedì 18 agosto» spiega Favaretto raccontando gli ultimi giorni «la commissione aveva riscontrato la mancanza o la presentazione incompleta di alcuni documenti, riguardanti i piani emergenza e parcheggi, l’impianto elettrico e la relazione antincendio, senza alcun impedimento all’aspetto sanitario. Le carenze evidenziate dipendevano, soprattutto dai tempi di definizione dei professionisti incaricati, sono state integrate nella successiva commissione di venerdì o promesse entro breve termine, come avvenuto peraltro anche gli anni scorsi». Ma proprio l’altro ieri, a qualche ora dall’arrivo del pubblico, sono spuntati nuovi vincoli.
«Sono stati aggiunti» fa sapere Favaretto «i rilievi di ordine sanitario. Ed era la prima volta. A conti fatti, non solo rappresentano una vera novità in termini di confronto tra organizzazione e autorità ma avrebbero comunque reso vano ogni adempimento relativo a carenze di altra natura ancora pendenti sull’organizzazione. Si chiedeva che le misure anti-Covid non fossero garantite solo nell’area del Mirano Summer Festival ma anche nello spazio compreso tra i parcheggi e l’entrata, addossandoci la responsabilità di prevedere il tracciamento pure all’esterno. Una misura del genere non può essere garantita e attiene semmai, più che a carenze nostre, a un’incapacità delle autorità a garantire una sicurezza pubblica non solo del Mirano Summer Festival ma di qualsiasi iniziativa». A Favaretto non è piaciuta la gestione dell’ultima settimana. «Tempi e modi di negare i permessi» sostiene «sono quanto meno sospetti e fanno pensare alla volontà, più che di mettere in sicurezza la manifestazione di allontanare possibili profili di responsabilità in capo ad altri».
Intanto venerdì sera qualche persona, non informata della rassegna saltata, si è presentata ai cancelli del Summer ma ha trovato i carabinieri a vigilare perché non si creassero assembramenti. —
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