Biennale di Venezia, 20 milioni dal Mibact per ampliare gli spazi dentro l’Arsenale
Tra le ipotesi, i soldi sarebbero destinati al completamento dei lavori alle Sale d’Armi o per la nuova sede dell’Asac
eugenio pendolini
VENEZIA. Iniezione da 20 milioni di euro in arrivo da Roma per l’ampliamento della Biennale negli spazi dell’Arsenale. È di 103.630.501 euro il valore degli investimenti del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” varato dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che ha già ricevuto questa settimana il parere favorevole della conferenza unificata Stato-Regioni dopo il passaggio in Consiglio Superiore dei beni Culturali.
«Undici interventi che contribuiscono alla nascita di nuove realtà culturali e al consolidamento di altre», ha dichiarato il ministro presentando gli undici progetti, «sono cantieri diffusi su tutto il territorio nazionale che vanno a migliorare la bellezza delle città italiane e a sostenere lo sviluppo dell’economia e del turismo del nostro Paese. La cultura e il turismo sono un binomio inscindibile».
Nell’elenco delle città interessate dai finanziamenti figurano parchi e musei a Sibari, Rimini, Roma, Mantova, Genova, Monte Isola e Firenze. E un capitolo riguarda proprio l’ Arsenale di Venezia, dal 1980 utilizzato come sito espositivo dalla Biennale e dal ’99 al centro di un programma per la valorizzazione dell'area, che ha permesso di aprire al pubblico, tra gli altri luoghi: il Teatro alle Tese e il Teatro Piccolo Arsenale, il Giardino delle Vergini e la Sale d'Armi. Ora, questi venti milioni serviranno ad ampliarne gli spazi.
L’ipotesi più accreditata, al momento, prevede che i soldi in arrivo dal ministero servano a completare l’ operazione di restauro e riqualificazione funzionale delle Sale d’Armi che versavano in uno stato di avanzato degrado strutturale. La superficie complessiva delle Sale d’Armi Nord e Sud è di 7. 150 metri quadri, rispettivamente di 1. 850 e 5. 300 metri quadri.
Già negli scorsi anni la Biennale aveva stanziato complessivamente diversi milioni di euro per la ristrutturazione e il recupero di spazi all’Arsenale, essendo l’unico soggetto pubblico che continua a investire nell’area dopo il passaggio dello storico complesso nelle mani del Comune, che però per ora si limita a utilizzarne gli spazi per attività temporanee, affidati per la gestione alla partecipata Vela, ma senza alcun sostanziale intervento di sistemazione. Così è stato ad esempio per la riqualificazione funzionale del ristorante Bombarde, alle Corderie, nell’edificio 229.
Il finanziamento in arrivo da Roma potrebbe però anche servire per la nuova sede dell’Asac (Archivio Storico Arti Contemporanee) ora con la sua biblioteca al Padiglione centrale dei Giardini ma che nei progetti della Biennale si vuole trasferire all’Arsenale, nell’edificio, oggi dismesso, a fianco del complesso delle Corderie. Un progetto nato con il predecessore Paolo Baratta, e che ora il neo presidente Roberto Cicutto vuole implementare dando all’ Asac un ruolo non solo archivistico, ma anche espositivo e di ricerca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori