In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

«La ripartenza dipenderà da un piano nazionale C’è attesa ma dovremo garantire totale sicurezza»

Il presidente del Porto, Pino Musolino, sul riavvio della crocieristica «Serve una conformità di azione tra tutti i ministeri vigilanti»

Vera Mantengoli
2 minuti di lettura

l’intervista

«Ho la serenità di chi ha fatto bene il suo mestiere, certificata ora dal Ministero delle Infrastrutture». Parole del presidente del Porto Pino Musolino che ieri a San Basilio ha ribadito la correttezza del suo operato e parlato di alcune questioni, come la crocieristica o il parcheggio di Santa Marta. Nell’ultimo periodo Musolino ha dovuto fare i conti con la scelta di Fabrizio Giri e Maria Rosaria Campitelli, rappresentanti di Città metropolitana e Regione, di non votare il bilancio consuntivo 2019 del Porto, presentando un esposto per danno erariale alla Corte dei Conti.

Lo stesso Musolino era andato alla Corte dei Conti segnalando la possibilità di un danno erariale a causa dell’ostruzionismo dei due rappresentanti di Comune e Regione. Il 3 agosto si riunirà nuovamente il Comitato di gestione per l’approvazione del bilancio. Con un nuovo no si aprirebbe la strada del commissariamento.

Che scenari prevede?

«Essendo difficile razionalizzare l’irrazionale non so che cosa succederà. So solo che abbiamo avuto un'ispezione ministeriale da parte della Direzione vigilanza autorità portuale, abbiamo la relazione dei revisori dei conti e infine c’è stata la verifica del Gabinetto del Ministro che ha certificato l’assoluta regolarità sotto tutti i profili tecnico, formale e amministrativo. Io mi sento di avere la coscienza a posto come essere umano, come amministrare pubblico e come professionista. Non so se tutti possono dire la stessa cosa».

Si è sentito sotto pressione?

«No, perché quello che dovevo fare l’ho fatto in trasparenza e nel pieno rispetto di tutte le regole. Quello che è successo ha amplificato la mia figura che non è così importante. Le persone mi fermano e la frase che ho sentito di più dirmi è Me racomando, no molar».

A breve torneranno le navi da crociera?

«C’è un piano nazionale e una necessità di far ripartire un certo tipo di economia, non solo a Venezia, ma fino a che i nostri ministeri vigilanti non avranno una conformità di azione che ci permetta di fare ripartire le crociere in sicurezza non credo ripartiranno, ma l’idea di farle ripartire con le dovute cautele c’è».

L’Unesco nell’ultimo rapporto dice che le navi devono stare fuori dalla laguna…

«Nell’inazione questa città è quasi morta. Non ho ancora visto il rapporto, ma dai giornali ci sono solo tanti no. Un grande italiano, Luigi Einaudi, diceva conoscere per deliberare. L’amministratore per prendere delle decisioni deve sapere le cose, cioè chi sa, fa. Esistono progetti approvati dal Comitatone con le più alte e competenti cariche dello Stato. Dopo che si è presa una scelta, sono nate ancora discussioni. Siamo bravissimi teorici, possiamo migliorare sulla pratica».

È stato attaccato anche per il parcheggio davanti all’imbarcadero di Santa Marta. Cosa risponde?

« È incredibile che nascano i comitati contro le intenzioni senza nessun progetto. Ho negoziato con Rfi per togliere i binari ed è quello che stanno facendo. Noi parleremo con il territorio, ma non c’è ancora il progetto che vuole rivitalizzare l’area e, vorrei rassicurare, ci sarà molto verde. Quando riusciremo a realizzare a Santa Marta il parcheggio potremmo spostare le auto da San Basilio e fare, anche grazie alla Science Gallery, un’area aperta alla città. Siamo parte della città e ci confronteremo». —



© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori