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Italia Nostra «Fari accesi sui vincoli cancellati»

A.V.
1 minuto di lettura

Una campagna nazionale per Venezia. Perchè le tutele e i vincoli che hanno contribuito a salvarla non siano cancellati. Italia Nostra riunisce i suo Stati generali e pensa alla controffensiva di autunno. Sono tanti i segnali, dicono gli esponenti veneziani dell’associazione, che fanno temere per una pericolosa deriva sulle tutele dell’ambiente e in particolare della città di Venezia.

In particolare, nuovi progetti che interessano aree dismesse e abbandonate, ma con edifici di pregio come l’Ospedale al Mare, adesso in mano alla Cassa Depositi e Prestiti. Qui la Soprintendenza ha autorizzato la demolizione di alcuni padiglioni ospedalieri per le nuove edificazioni.

O anche i restauri e le terrazze sui tetti di Venezia. A cominciare dal prezioso tetto delle Procuratìe Vecchie in piazza San marco. Le Assicurazioni generali, proprietarie dell’immobile, stanno restaurando gli spazi con la realizzazione di due grandi terrazze a vasca. Ma anche restauri “minori” e trasformazioni di palazzi storici in alberghi. Edifici di servizio che spesso modificano lo skyline o ostacolano la visuale, come nel caso delle nuove biglietterie realizzate da Actv a Rialto. E infine i nuovi progetti per la «riqualificazione» edilizia di strutture industriali abbandonate. E’ il caso degli ex Gasometri, delle aree di piazzale Roma. Si può fare, altri paesi lo insegnano. Ma a Venezia, dicono a Italia Nostra, la prima cosa è il rispetto dell’esistente. —



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