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«Subito una rotonda lì dove nostra madre fu investita in bicicletta»

e. b. a.
1 minuto di lettura

CHIOGGIA

«Siamo soddisfatte della sentenza, ma chiediamo il ritiro della patente a Marzola e che sia realizzata velocemente una rotonda per mettere in sicurezza l’incrocio dove ha perso la vita nostra madre».

A parlare sono le figlie di Catia Mori, Alessandra e Roberta Sgobbi, dopo la sentenza pronunciata dal giudice Enrico Ciampaglia venerdì nel processo penale che vedeva imputati i due guidatori delle auto coinvolte nell’incidente in cui ha perso la vita la donna, in sella alla bici mentre rientrava a casa. Era il 5 giugno 2017 quando avvenne l’incidente mortale. Il pubblico ministero aveva chiesto un anno e sei mesi di reclusione per entrambi gli imputati, ma il giudice ha deciso di condannare solo Tolmino Marzola, 63 anni di Chioggia, considerato il responsabile della manovra che ha costretto Motahar Hossain, alla guida dell’altro auto, a deviare finendo per travolgere la donna in bicicletta e facendola rovinosamente cadere per terra. La sentenza si è basata sulla dinamica dell’incidente ricostruita dall’ingegner Pierluigi Zamuner, consulente tecnico della Procura. La perizia ha stabilito che Marzola, alla guida di una Land Rover, si era immesso nel flusso di traffico dopo aver accostato per far scendere una persona dall’auto, senza dare la precedenza alla Renault di Hossain che proveniva da destra e che procedeva rispettando il limite di velocità di 50 km all’ora. «Siamo soddisfatte della sentenza», spiegano le figlie, «che va a sottolineare la scorrettezza della manovra pericolosa fatta da Marzola e che purtroppo viene fatta ogni giorno da moltissimi qui a Borgo San Giovanni. Noi familiari ci auguriamo che almeno ci sia il ritiro della patente per Marzola visto che non sconterà nessun giorno di reclusione perché incensurato. Torniamo anche a chiedere con forza che sia realizzata una rotonda davanti al supermercato Despar per rendere più sicuro quel tratto e che sia dedicata alla memoria di nostra madre e magari delle lezioni di educazione stradale nelle scuole». —

e. b. a.

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