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Investita e uccisa in bici condannato a 18 mesi uno degli automobilisti

r.d.r.
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chioggia

Un anno e 6 mesi di reclusione e 50 mila euro di provvisionale, quale anticipo sul risarcimento dei danni (da stabilire in sede civile) ai familiari di Catia Mori, la donna che il 5 giugno del 2017 venne travolta da un’auto, mentre in sella alla sua bici stava percorrendo via Borgo San Giovanni.

A giudizio erano finiti due automobilisti, alla guida dei mezzi coinvolti nel sinistro: il giudice Ciampaglia ha deciso di condannare Tolmino Marzola, 63enne di Chioggia; mentre ha assolto Motahar Hossain (difeso dall’avvocato Antonio Alessandri), che era alla guida della Renault.

Secondo quanto ricostruito dall’ingegner Pierluigi Zamuner, consulente tecnico della Procura, Marzola alla guida della sua Land Rover si era immesso nel flusso del traffico, dopo aver accostato per far scendere una persona, ma senza dare la precedenza all’auto di Hossain che arrivava da destra e che procedeva rispettando i limiti di velocità di 50 chilometri all’ora. «A seguito dell’urto - spiega il consulente - la Renault, con più che probabile deviazione a destra conseguenza dell’urto, tamponava la bici», facendo cadere la donna rovinosamente a terra.

Presenti alla lettura della sentenza, anche i familiari della signora Mori - costituiti parte civile con l’avvocato Omar Bottaro - che hanno seguito tutte le udienze e che nel tempo hanno denunciato più volte pubblicamente la pericolosità della strada, chiedendo (come altri comitati di cittadini) un intervento sulla viabilità, con la realizzazione di una rotonda nelle vicinanze del supermercato Despar. —

r.d.r.

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