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Stazione interrata all'aeroporto Marco Polo di Tessera. L'accesso sarà a 11 metri di profondità

All’esame del comitato Via della Regione Veneto con tanti punti ancora da chiarire, sessanta le osservazioni arrivate

Mitia Chiarin
2 minuti di lettura

MESTRE.

Non c’è in agenda ancora una data per la prosecuzione della discussione al comitato regionale Via del progetto della bretella ferroviaria per l’aeroporto Marco Polo. Il comitato, alla luce della sessantina di osservazioni al progetto definitivo, ha sollecitato a Rfi una raffica di integrazioni sul progetto della bretella ferroviaria con cappio che deve collegare la linea del treno Venezia-Trieste con Tessera passando a fianco della bretella autostradale e dei terreni del Quadrante di Tessera. Progetto di binari su 8 chilometri che fa discutere per l’impatto sul centro abitato di Dese, con una trentina di abitazioni e aziende da abbattere e sul bosco del Praello (quasi 10 ettari rischiano di sparire). Il tracciato prevede un tratto in rilevato di 3,13 chilometri, un viadotto di 0,54 chilometri, un percorso in trincera di quasi un chilometro e una galleria di 3,30 chilometri nel tratto in avvicinamento al Marco Polo, dove si forma l’oramai famoso “cappio”, un anello di binario singolo sulla cui reale utilità fa discutere.

Nella documentazione che Rfi ha depositato all’esame della Regione, che deve dare un parere prima dell’ok definitivo del Cipe al progetto, ci sono anche i disegni della stazione ferroviaria di arrivo a fianco della darsena del Marco Polo.

Sono le prime immagini che mostrano come cambierà un pezzo di aeroporto con l’inserimento del treno, se il progetto sarà realizzato. Prima dell’arrivo in aeroporto è prevista una galleria artificiale visto che la stazione è interrata, su tre livelli, due interrati e uno di copertura fuori terra. Il modulo di stazione è lungo 345 metri. A undici metri sotto il piano campagna è prevista la banchina per la salita e discesa dei passeggeri. A tre metri un mezzanino con funzioni commerciali, gli accessi al piano sottostante e l’area tecnica. Il soffitto del mezzanino ospita la struttura che si vede dall’esterno con una grande apertura e copertura in vetro e acciaio posizionata sul piano campagna.



La stazione di arrivo è localizzata a circa 500 metri a nord ovest rispetto al terminal passeggeri del Marco Polo a cui è collegata con un percorso pedonale soprelevato in direzione della aerostazione, che consente di utilizzare il “movingwalkway”, la passerella su pedana mobile realizzata da Save assieme ai lavori della nuova darsena e al primo ampliamento dell’attuale aerostazione.

La stazione sotterranea è in pratica un ampio spazio di 130 metri con due marciapiedi laterali di 345 metri, larghi quasi 4 metri, e due ingressi simmetrici contrapposti e collegati al parcheggio e al percorso con “movingwalkway”, che si innesta direttamente sull’atrio di ingresso della stazione ferroviaria.

Nei disegni si nota come l’architettura cerchi di omologarsi allo stile della aerostazione aeroportuale. Disegni, al momento, che aiutano a comprendere meglio un grande progetto da 425 milioni di euro che vede in città un grande dibattito in corso, tra criticità e opportunità.

Il Movimento 5 Stelle continua ad essere contrario alla soluzione del cappio, costosa e inutile. Il senatore Pd Ferrazzi sostiene l’utilità del collegamento, e la necessità della fermata stadio nei terreni del quadrante, ma ha anche ricordato che il progetto all’esame di Regione e Cipe, in variante «modifica di oltre il 50% il progetto originario: cappio, galleria, ponte sul Dese, diversa posizione sui raccordi sulla Venezia-Trieste». E all’ipotesi alta velocità, è meglio preferire i collegamenti con treni navetta. —

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