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«Sette anni per l’ex finanziere Corrado»

La richiesta di condanna del pm Ancilotto al processo su fisco e mazzette. Rolex e contanti per aggiustare la verifiche fiscali

Francesco Furlan
2 minuti di lettura



Sette anni per l’ex colonnello della Finanza Vincenzo Corrado accusato di corruzione, traffico di influenze e collusione militare; 2 anni e tre mesi per la commercialista trevigiana Tiziana Mesirca, accusata di concorso in traffico di influenze e collusione militare, e 1 anni e tre mesi per Christian David che in questo troncone dell’inchiesta deve rispondere di rivelazione di segreti d’ufficio. Sono queste le richieste di condanna formulate ieri dal pubblico ministero Stefano Ancillotto al termine di una requisitoria durata quasi tre ore, al processo su fisco e mazzette. Mentre altri 12 imputati tra finanzieri, dirigenti delle Entrate e imprenditori hanno già patteggiato la pena, l’ex colonnello Corrado, trevigiano che era in forza al comando regionale di San Polo, ha scelto la strada del dibattimento. Saprà se è stata la scelta processuale migliore il prossimo 13 luglio quando - dopo gli interventi delle difese in calendario per l’8 - il collegio giudicante presieduto da Stefano Manduzio leggerà la sentenza. Nella requisitoria il pm Ancillotto ha ricostruito sopratutto il ruolo di Corrado nel rendersi partecipe tra il 2015 e il 2016, grazie alle conoscenza di David, per aggiustare le verifiche fiscali, suggerire escamotage per frodare quel fisco che - da militare della guardia di finanza - avrebbe invece dovuto tutelare, suggerire espedienti per eludere i controlli. Suggerimenti e conoscenza che per l’accusa Corrado ha messo a disposizione sia della società di assicurazioni Cattolica di Verona (episodio che lo vede imputato per traffico di influenze e collusione militare) che della società mestrina Baggio Trasporti Combinati e della collegata Axios, società formalmente gestita da società estere, con base a Vaduz (Liechtenstein) ma di fatto amministrata da Enrico Maria Baggio. E’ proprio per la vicenda Axios che vede il finanziere nei guai anche per corruzione perché, dopo aver raccolto informazioni da una collega, informò Baggio della possibilità che nel secondo semestre del 2016 - come poi è stato - anche la Axios potesse essere oggetto di una verifica fiscale. Servizi che Corrado si faceva pagare in Rolex e contanti, 20 mila euro solo dalla Baggio. Non solo dai titolari delle società, ma anche dalla commercialista Mesirca - lui le aveva chiesto il 50%, ma la commercialista ha sostenuto di avergli dato il 20-22%, circa 17-18 mila euro - per averle portato come clienti la Baggio Trasporti. La commercialista, ascoltata a febbraio, aveva spiegato di aver conosciuto Corrado perché fidanzato di un’amica. E di essere entrata in rapporti professionali con lui quando le offrì di seguire la vicenda delle verifiche della società Baggio, e di aver accettato perché in un periodo di crisi. Ma il ruolo della Mesirca, per la procura, sarebbe stato fondamentale per accreditare il ruolo di Corrado. C’è una telefonata chiave, per la procura, che risale al 7 settembre del 2016. A verifica chiusa, Baggio la chiama per capire se «il nostro amico» (Corrado, ndr) abbia o meno avuto un ruolo. «Sì», dice la Mesirca, l’atteggiamento dell’Agenzia è stato molto disponibile, questa era una situazione molto complessa». L’8 luglio la parola alle difese. —



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