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Per l’Ospedale al mare Cassa Depositi e Comune premono l’acceleratore

E.T.
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LIDO

«Abbiamo speso 50 milioni di euro per acquistare l’area dell’ex Ospedale al Mare e siamo pronti a investire altri 130 per la sua riqualificazione turistica e alberghiera, con Club Méd e Th resorts, creando anche una nuova accademia del turismo e un nuovo distretto sanitario del Lido, con le stesse strutture e le stesse piscine dell’attuale. e il Monoblocco, dove ha sede non, verrà abbattuto prima che il nuovo Distretto sanitario entri in funzione». Sono le assicurazioni che ieri è venuto a dare nella Commissione consiliare ancora dedicata alla Variante al prg per l’Ospedale al Mare, il direttore generale di Cassa Depositi e Prestiti Marco Sangiorgio, che ha illustrato nel dettaglio il progetto, affiancato anche dai progettisti che cureranno l’intervento, a cominciare dall’architetto Riccardo Roselli. Confermata anche la richiesta di abbattimento dei cinque padiglioni sanitari fatiscenti che per Cassa Depositi sonio il “minimo sindacale” per poter realizzare un progetto che secondo i proponenti dovrebbe creare 500 nuovi posti di lavoro, oltre a riservare al suo interno spazi anche per la cittadinanza e a prevedere una riqualificazione ambientale di tutta l’area della spiaggia. Entusiasta il Comune che ieri non ha fatto mancare i suoi ringraziamenti con il prosindaco lidense Paolo Romor, l’assessore all’Urbanistica Massimiliano de Martin e anche il presidente dell’Agenzia di sviluppo Venezia Beniamino Piro, secondo il quale l’intervento di Cassa Depositi farà da volano per altri interventi nel settore turistico-alberghiero sul Lido. Molto duro invece il Consiglio di Municipalità del Lido che ha bocciato la variante legata al progetto di Cassa Depositi e Prestiti, anche se il suo parere ha solo un valore consultivo. La Municipalità giudica «incomprensibile la mancanza di coinvolgimento dell’Ulss». Ieri il direttore generale Giuseppe Dal Ben ha declinato l’invito della Commissione a essere presenti per precedenti impegni. Secondo la Municipalità l’azienda sanitaria dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano, in particolare per quanto concerne la progettazione e la localizzazione dei servizi sanitari.

Ma va detto che ieri i progettisti di Cassa Depositi e Prestiti hanno detto di stare progettando il nuovo Distretto sanitario in stretta collaborazione con l’Ulss. La municipalità lamenta anche una documentazione insufficiente sul progetto e ritiene «azzardato procedere senza prima effettuare una valutazione e riflessione generale sugli effetti della monocultura turistica e sulle conseguenze che su di essa avrà la pandemia ancora in corso». Non è però questa l’intenzione del Comune che anzi vuole chiudere in fretta la partita anche perché senza il via libera alla Variante - come è stato chiarito anche ieri - non sarà possibile procedere all’acquisizione del Monoblocco dal Demanio da parte di Cassa Depositi e prestiti per poi abbatterlo e poi sostituirlo con strutture più basse e leggere - come ha spiegato ieri Sangiorgio - legate appunto alle nuove funzioni alberghiere del complesso. Il direttore generale di Cassa Depositi ha anche precisato che il contratto d’affitto con Th Resorts e Club Mediterranée avrò una durata lunga, almeno quindici anni, per rientrare così dell’investimento sull’ex ospedale al Mare. «Non vogliamo fare speculazioni», ha spiegato Sangiorgio, «ma gestiamo il risparmio portale degli italiani e dobbiamo comunque tutelarlo con una rendita». —

E.T.

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