San Stino, rifugiato in cerca di lavoro trova portafogli e lo restituisce
Il trentenne marocchino è arrivato in Italia su un barcone dalla Libia: "So fare l'agricoltore, vorrei tanto rendermi utile"

SAN STINO DI LIVENZA. Rifugiato disoccupato, domiciliato a San Stino, trova per terra un portafoglio in via Loredan e lo riconsegna al legittimo proprietario. All’interno c’erano 60 euro e documenti. Protagonista di questa storia è Redoine El Mghari El Fatri, un trentenne originario del Marocco.
Redoine è in possesso di un permesso di soggiorno che scade il prossimo 22 agosto, nell’attesa gli venga riconosciuto lo status di soggetto sottoposto a protezione internazionale. «Vorrei un lavoro» ha spiegato «ho rischiato di morire nel Mediterraneo. Dal Marocco sono entrato in Libia, per lavorare, ma poi sono rimasto disoccupato e così sono salito su una barca per raggiungere l’Italia. Ho viaggiato di notte per 8 ore. Sul natante eravamo circa in 300 ma siamo riusciti a raggiungere le coste della Calabria. Qui ho lavorato per un periodo, poi sono salito su un treno e ho raggiunto dei connazionali a San Stino di Livenza».
Il trentenne cerca un impiego stabile, non vuole essere espulso. Potrebbe rientrare nella “sanatoria” prevista dal governo su interessamento del ministro Teresa Bellanova. «Sono specializzato in agricoltura e voglio rendermi utile» conclude «mi muovo in bicicletta. Di certo non voglio tornare in Africa».
Il proprietario del portafoglio, meravigliato dal gesto, gli ha offerto una ricompensa. La storia di Redoine ha emozionato i clienti e i titolari della stazione di servizio Euro Petrol di Pradipozzo, che lo stesso trentenne talvolta frequenta. «Il nostro Stato» affermano «dovrebbe premiare una persona come Redoine, anziché cacciarlo».
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