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Le fattorie didattiche pronte ad accogliere piccoli gruppi di bimbi per le settimane verdi

Le strutture del Veneziano attendono i protocolli con le prescrizioni anti contagio per riprendere al più presto l’attività e aiutare così i genitori

roberta de rossi
2 minuti di lettura

il progetto

Come gestire la vita dei propri figli più piccoli, tra lavoro ed emergenza coronavirus, con le scuole chiuse? Come affrontare l’estate in tempi così complessi da programmare?

Le fattorie didattiche, con i loro ampi spazi aperti, potrebbero rappresentare una risposta possibile per centinaia di bambini: raccolta delle uova, pasta fatta in casa, mungitura delle capre, il racconto e l’esperienza della vita in campagna. Ma anche l’assistenza nei compiti. Quella delle fattorie didattiche è, infatti, una realtà consolidata in Veneto: sono 301 le aziende iscritte al registro della Regione, 39 delle quali nel Veneziano (l’elenco si trova online, nel sito della Regione).

Anche questo settore è stato, ovviamente, travolto dall’emergenza-Covid e vive tutt’ora sospeso nella “bolla”, ma si sta organizzando proprio per offrire un’alternativa ai genitori nell’assistenza ai figli, pronti a riprendere le attività di didattiche, non appena il governo darà le sue direttive. Così quella degli operatori è un’azione di pressing istituzionale (la Regione ha già detto di essere pronta a sostenerli) perché si autorizzi la ripresa delle attività con i più piccoli. Con l e dovute prescrizioni anti contagio. «Siamo pronti, anche se ancora non ci hanno dati i protocolli su cui lavorare», dice Tiziana Favaretto, vice responsabile di Donne Impresa Venezia della Coldiretti, «la responsabilità è molto grande, perché i bambini sono il bene più prezioso con il quale lavorare e c’è da mettere in campo il massimo della prevenzione. Questi bimbi sono stati a casa due mesi, faremo perciò anche una preparazione dal punto di vista psico-pedagogico, per essere pronti ad andare loro incontro a 360 gradi. Staremo all’aperto, all’aria, tra i campi il più possibile. A luglio speriamo di poter partire con i centri estivi di sempre, ma ci stiamo preparando per accogliere al meglio i bambini da subito. Ci dobbiamo proteggere, ma anche ricordare che il mondo è bello e sono i bambini che ci insegneranno a volerci bene, a portare le mascherine».

La proposta è quella di un’apertura 8-17, con i bimbi divisi in piccoli gruppi, di 4-5 persone. Quanto al costo, ovviamente dipenderà dai pacchetti, ma - spiega l’Ufficio relazioni di Coldiretti Veneto - normalmente il biglietto per una giornata di visita in fattoria varia tra i 5 e gli 8 euro.

Tutte le rappresentanze del settore - Confagricoltura, Cia-Agricoltori italiani, Copagri, Confcoop e Legacoop e organizzazioni del sociale (da lega ambiente alla Rete fattorie sociali) - si sono mosse per chiedere un incontro urgente alla ministra alle Politiche agricole Teresa Bellanova.

«Le fattorie didattiche sono pronte ad organizzare le settimane verdi per i bambini, con tutte le misure di sicurezza del caso», osserva Luca Trivellato, vicepresidente veneto di Cia-Agricoltori Italiani, «predisponiamo laboratori ad hoc e attività manuali quali la raccolta delle uova. Spazio, inoltre, alla piscina e all’aiuto compiti. Desideriamo venire incontro alle esigenze dei nuclei famigliari: anche i più piccoli hanno cittadinanza». —

roberta de rossi

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