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La Sagra del pesce congelata da due mesi è sempre più lontana

Elisabetta B. Anzoletti
1 minuto di lettura

CHIOGGIA

Sagra del pesce in bilico. La programmazione degli eventi primaverili e estivi del comune di Chioggia è stata congelata, in attesa di indicazioni chiare dal governo su come poter procedere e con quali prescrizioni. Il calendario era già pronto a inizio pandemia e doveva essere presentato prima di Pasqua, ma gli uffici hanno contattato ogni singola associazione per mettere in stand by l’organizzazione.

L’evento dominante del programma era come sempre la Sagra del pesce, che quest’anno raggiungerebbe la 83sima edizione, e che per numeri e risonanza è ormai diventato un evento di carattere nazionale. Dieci giorni, sette stand che trasformano corso del Popolo in un enorme ristorante a cielo aperto, oltre 120 mila presenze e un giro di affari di alcuni milioni di euro. Al centro i prodotti del mare e della laguna, preparati secondo le ricette della cucina tradizionale chioggiotta, ma anche con innovazioni e incursioni etniche. Esiste un bando per individuare le sette realtà che potranno gestire uno stand e una giuria che in ogni edizione valuta gli stand dal punto di vista gastronomico, estetico e igienico sanitario, stilando una graduatoria finale che permette ai primi classificati di accedere di diritto all’edizione successiva.

La Sagra, secondo tradizione, si tiene dopo la prima decade di luglio. In linea teorica ci sarebbe tutto il tempo per capire come il governo intenda muoversi nelle prossime settimane, con gli eventi che richiamano assembramenti importanti di persone, ma è anche vero che chi lavora alla Sagra inizia a organizzarsi molto tempo prima. «Purtroppo siamo in stand by con tutta la programmazione estiva», conferma l’assessore al Turismo, Isabella Penzo, «in attesa di ricevere le nuove indicazioni dal governo. Come lo scorso anno, avevamo già il calendario pronto per poterlo pubblicizzare con largo anticipo, approfittando anche dei primi ponti primaverili e della Pasqua, quando i turisti si concedono uno scampolo di mare, per far scoprire cosa può offrire la località nei mesi successivi. A tutti gli organizzatori degli eventi, l’ufficio Turismo a inizio dell’emergenza sanitaria ha inviato una comunicazione spiegando che ci aggiorneremo non appena avremo notizie chiare e definitive dal governo. Pertanto oggi è prematuro parlare di ridimensionamento, di annullamento o di posticipo della Sagra del pesce o di altri eventi estivi». Ma le premesse non sono certo rosee. —

Elisabetta B. Anzoletti

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