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Il commercio riprende fiato nuova osteria in corso Trentin

Aprirà nei locali dell’ex negozio di calzature “Tita Fumei” in pieno centro storico L’immobiliarista Andrea Dus: «Il settore ha ripreso vigore, è un buon segnale»

Giovanni Cagnassi
1 minuto di lettura

SAN DONà

Una nuova osteria che apre in pieno centro, lungo corso Trentin, poi si annunciano aperture di bar e locali nel centro città. Il commercio potrebbe riprendersi alla luce di questi segnali incoraggianti. Finora il Comune ci ha provato con studi e bandi europei, è riuscito a far aprire nuove attività gestite dai giovani in galleria Vidussi con il bando “Vuoti a rendere” . Ma è sempre l’iniziativa privata che segna sul termometro dell’economia la giusta temperatura. E se, soprattutto da fuori città, iniziano ad arrivare imprenditori nuovi allora significa che San Donà è ancora interessante.

Il centro cittadino è pronto a ripartire e arrivano anche investitori pronti già a scommettere per dopo l’estate. È il caso dell’ex negozio di calzature “Tita Fumei”, chiuso ormai da diversi anni, nel centralissimo corso Trentin. È appena stato affittato a un gestore di locali di Cessalto, la stessa famiglia che gestisce la Vecchia Dogana a Cessalto. Ora aprirà, presumibilmente per settembre, un’osteria vecchio stile, con vino e chicchetti. Un ritorno all’antico, con vini di lignaggio serviti nel goto o in scodella come una volta.

Ieri mattina sono iniziate le pulizie degli interni, le tende e il marciapiedi. I movimenti non sono passati inosservati, anche perché il negozio era chiuso ormai da diverso tempo. Già un altro noto locale della città stava per concludere l’affare e trasferirsi, ma alla fine hanno deciso i gestori di Cessalto che proporranno questa formula. Ma non sarà la sola novità dopo l’estate. Si parla già di un altro bar che potrebbe aprire all’ingresso di galleria Bortolotto, avviando così un rilancio di questa zona ormai deserta, e nuove attività sempre in corso Trentin al posto di una delle banche chiuse. Indiscrezioni molto vicine alla realtà.

Insomma il centro potrebbe tornare appetibile molto presto e nonostante il coronavirus ancora rinchiuda i cittadini nelle proprie abitazioni. «La vitalità commerciale si è rinvigorita all’improvviso», dice Andrea Dus, immobiliarista del centro cittadino, «ed è un buon segno. Chi gestisce attività commerciali e ha una certa esperienza sa bene che San Donà è una città interessante e che il centro decollerà di nuovo molto presto». Resta l’incognità del Caffè Grande, locali storico in piazza Indipendenza e ancora chiuso nonostante le varie proposte valutate.

Poi la questione dell’immobile Bergamin, ora nella galassia Sme, che doveva diventare un centro commerciale, altra operazione ancora ferma. L’ultimo fronte è quello della stazione Atvo che potrebbe diventare un centro per la vendita di verdura, frutta e pesce se davvero l’autostazione dovesse trasferirirsi alla Porta Nord.

Operazioni che consentirebbero un vero rilancio del centro che ha bisogno sia del piccolo negozio di vicinato sia della grande catena commerciale. —



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