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Rientrano due primari in pensione. "Siamo medici e c'è bisogno di noi"

Caroli e Laterza, a lungo dirigenti a Portogruaro, torneranno a curare i malati negli ospedali dell’Usl 4: «Una scelta doverosa»

Rosario Padovano
1 minuto di lettura
Gli ex primari Donato Caroli e Franco Laterza, 

PORTOGRUARO

Uno ha ripreso servizio subito, nella giornata di sabato, l'altro invece lo farà questa settimana. Due ex primari di Medicina d'urgenza, andati in pensione da qualche anno, sono stati richiamati in servizio. Si tratta di Donato Caroli e Franco Laterza. Entrambi hanno 63 anni. Il primo, originario di Martina Franca, da oltre 30 anni nel Nord Italia è stato il primo a rispondere “presente” alla chiamata della direzione sanitaria. «Ho accettato subito – ha riferito Caroli – c'è un estremo bisogno di collaborare con i colleghi per arginare il virus. Infatti anche noi temiamo che a Portogruaro si verifichi un'escalation del contagio». Un medico in pensione, che quindi ha raggiunto una certa età, non ha paura all'esposizione al Covid-19? «La paura c'è sempre – continua Caroli – ce l'avrei anche io, ma noi dobbiamo assolutamente rispondere. Noi operatori siamo in prima linea per fermare questo contagio. Dobbiamo farlo».

Tra i veterani che tornano in servizio c'è anche Franco Laterza. Originario della provincia di Bolzano, dove da neolaureato faceva il medico condotto tra i villaggi sui monti, si è poi specializzato in urgenza e di recente ha fatto da docente ai corsi per i neolaureati. Una delle allieve ha preso servizio proprio a Portogruaro. Appassionato di vela, da domani, tornerà al Pronto soccorso, con il mare già impetuoso, in burrasca. «Abbiamo trascorso tanti momenti difficili – evidenzia Laterza – sono stato richiamato dalla direttrice sanitaria dell'Usl 4, la dottoressa Maria Grazia Carraro. Come si fa a dire di no? Non potevo». E i rischi per un medico già in quiescenza ci sono oppure no? «Il contagio, non solo di coronavirus ma anche di altre patologie, è una cosa che un medico mette nel conto dall'inizio della sua carriera professionale. Faccio parte della categoria e lavoro volentieri». —

Rosario Padovano

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