«Servizi sanitari, il Comune garantisce la continuità»
L’assessore all’Urbanistica De Martin ieri in Commissione per la Variante Tutti chiedono certezze sul nuovo Distretto al posto dell’attuale Monoblocco
Enrico Tantucci
VENEZIA. «La continuità dei servizi sanitari all’interno dell’ex Ospedale al Mare dovrà essere garantita anche con l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti. Se necessario lo aggiungeremo anche alla delibera di approvazione alla Variante al Prg con un emendamento».
Parola dell’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin ieri in Commissione consiliare a Ca’ Farsetti, presentando la delibera di Variante delll’ex Ospedale al Mare e della Favorita che in pratica da il via libera all’intervento di trasformazione alberghiera dell’area, condotto da Cassa Depositi e Prestiti con Th Resorts e Club Mediterranée, anche se un progetto definitivo dell’intervento ancora non c’è. Proprio questa è stata la risposta che il dirigente del settore Urbanistica che ha illustrato ieri la Variante - l’architetto Vincenzo de Nitto - ha dato in pratica alle numerosi richieste di chiarimenti arrivati dai consiglieri comunali (tra gli altri Saverio Centenario e Debora Onisto di Forza Italia, Monica Sambo del Pd, Rocco Fiano della Lista Casson, Sara Visman dei Cinque Stelle) soprattutto sulla parte sanitaria.
Questioni che riguardano i tempi di abbattimento del Monoblocco - che ora ospita i servizi sanitari del Lido - e della costruzione della nuova sede in via dell’Ospizio Marino, dell’equivalenza di spazi nella nuova sede, del numero e della qualità delle piscine per la riabilitazione che dovrebbero essere realizzate nel nuovo complesso al posto delle esistenti, dei parcheggi messi a disposizione in un’area non semplice dal punto di vista della viabilità come via dell’Ospizio Marino. Domande legittime e dubbi sollevati anche dai rappresentanti dei Comitati ambientalisti del Lido come Salvatore Lihard o da consiglieri di Municipalità come Alessandro Strozzi del Pd.
A tutti è stato risposto che quella approvata è appunto solo la variante urbanistica che di fatto permetterà l’intervento, ma che bisognerà discutere del resto solo quando il progetto di Cassa Depositi e Prestiti sarà finalmente presentato. Il convitato di pietra era appunto ieri l’Ulss 3 con il suo direttore generale Giuseppe Dal Ben, perché starà all’azienda sanitaria - che pure ha collaborato con Cassa Depositi per il progetto di massima relativo alla parte sanitaria - c he dovrà dire l’ultima parola sulla funzionalità del nuovo distretto e non a caso ieri è stato chiesto (da Silvana Tosi per la Lega) che venga audito in Commissione. Tutta la questione comunque verrà portata a termine e affrontata dopo le elezioni dalla nuova amministrazione comunale e non a caso c’è stato chi ieri ha sottolineato come l’improvvisa accelerazione della vicenda Ospedale al Mare sia legata anche all’esigenza di chiudere in fretta la partita urbanistica.Da parte sua l’assessore De Martin ha anche rivendicato il merito dell’Amministrazione di aver riportato ad uso pubblico - verde e impianti sportivi per almeno la metà degli spazi - l’area del Parco della Favorita, in precedenza inserita tra le alienazioni immobiliari di Ca’ Farsetti. Non sarà però il Comune - è parso di capire – a investire sul recupero dell’area, inserita non a caso nella Variante al prg nel “pacchetto” dell’ex Ospedale al Mare, chiamando in causa indirettamente ancora una volta Cassa Depositi e Prestiti. —
Enrico Tantucci
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