Caos scuole a Venezia e Mestre: docenti in classe, anzi no. Bufera all’Algarotti
All’istituto salesiano San Marco di Mestre lezioni attraverso smartphone e computer già a partire da questa mattina
Laura BerlinghieriVenezia non si ferma. E le scuole? Neanche, tecnologia permettendo. Ma è una corsa contro il tempo, a cui quelle che (forse) sono le strutture didattiche meno moderne dell’Europa occidentale sono costrette a partecipare dalla contingenza degli eventi. La notizia di un’ulteriore sospensione delle lezioni è di sabato, con un decreto dalle tante interpretazioni per il ruolo di docenti e ata in questa settimana “sospesa”. Potranno essere regolarmente in classe, oggi, i professori dell'Algarotti. Ma la circolare firmata dalla dirigente Concetta Franco è tutt’altro che chiara. «Tutti i docenti potranno accedere nella sede centrale dell’istituto dopo la sanificazione giornaliera degli ambienti. Saranno collocati nelle aule, nei laboratori e nelle postazioni disponibili». Sanificazione che sarà effettuata in mattinata dai collaboratori scolastici.
«Ma il personale ata provvede all’igienizzazione, non alla sanificazione degli ambienti» commenta Marta Viotto di Cgil. In ogni caso, gli insegnanti oggi saranno regolarmente a scuola. «Ma per coordinare chi, se gli studenti non ci sono?» si interroga Raffaella Soldà, docente e rappresentante rsu. «È importante non lasciare soli i ragazzi, seguendoli anche in questi giorni di sospensione delle lezioni, tramite la didattica a distanza. Ma, in un periodo in cui scuole, chiese, cinema e musei sono chiusi per evitare gli assembramenti, perché i professori devono riunirsi nelle scuole, quando potrebbero lavorare da casa con gli stessi strumenti, evitando così inutili pericoli di contagio?».
Quello dell’Algarotti è un caso che non ha gemelli a Venezia, dove pur i dirigenti si stanno attrezzando per la didattica a distanza. Caso emblematico è quello dell’istituto salesiano San Marco, dove le lezioni saranno erogate tramite smartphone, i-pad e computer, con possibilità di live streaming. Una situazione isolata, dato che la maggior parte dei dirigenti fa riferimento all’assegnazione dei compiti tramite registro elettronico. Parla di "classi virtuali", per i docenti della secondaria, l'Ic Spallanzani. Mentre il dirigente Marco Sinatora dell'Ic Ilaria Alpi si appella ai ragazzi: «È essenziale che utilizzino bene i giorni della settimana, dedicando un tempo congruo al ripasso degli argomenti già affrontati in classe e allo svolgimento di nuovi esercizi. Sono auspicabili stimolo e controllo dei genitori».
Mentre padre Gigi Pennacchi, procuratore dell’ente gestore Cavanis, parla agli studenti con un video, anticipando le lezioni on-line: «Non è una settimana di vacanza. Non andare a scuola non vuol dire eliminare la costruzione del nostro avvenire». Ancora, si parla di compiti tramite registro elettronico all’Ic Gramsci, nei Licei Benedetti-Tommaseo e Stefanini e nell'istituto Luzzatti. Al Foscarini, saranno gli insegnanti a tornare alunni per un giorno, domani, con un corso sulla didattica a distanza. A concludere il quadro, la lettera della dirigente dell’Ic Baseggio, Elisabetta Celiberti, ai suoi studenti: «In questi giorni in cui vengono riempiti i carrelli dei supermercati mi piacerebbe pensare che in modo simile siano presi d’assalto gli scaffali delle librerie». —
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