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Ladro delle macchinette accusato di dieci colpi

Nei guai il 22enne Kevin Minto, già arrestato in flagranza Tra i suoi bersagli preferiti c’era la Carrozzeria Moderna

M. Ch.
1 minuto di lettura

Una decina di colpi che hanno fruttato da novembre a febbraio un bottino di quasi 1.500 euro in monetine, ottenuti scassinando distributori automatici e registratori di cassa. La squadra mobile della Questura di Venezia ha chiuso il cerchio contro i raid ladreschi di Kevin Minto, 22 anni di Mestre, ritenuto responsabile di una raffica di colpi in città, anche all’interno della Carrozzeria Moderna di via Giustizia che aveva ricevuto, dopo il sedicesimo furto, la visita del questore Masciopinto. La promessa del questore di individuare i responsabili è stata rispettata. E ieri gli uomini diretti dal dirigente della Mobile, Giorgio Di Munno, hanno eseguito la ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del giovane. Gli vengono contestati una decina di furti tra Mestre e Marghera. Ad incastrarlo non solo le telecamere montate in carrozzeria dal titolare Paolo Favaretto ma anche le immagini delle telecamere pubbliche di videosorveglianza e riscontri dagli accertamenti della Polizia scientifica. Primo colpo, fallito, il 17 novembre scorso alla Acli Service di Marghera. Il ladro sfonda una vetrata e viene messo in fuga dall’allarme. Il 10 dicembre tocca al bar Centrale di Marghera, bottino 600 euro tenuti nella cassa.

Nella notte tra il 22 e il 23 dicembre, altra incursione nella sede di Apindustria e poi il 15 gennaio il giovane scassina tre distributori automatici all’Agenzia delle Dogane. Le scorribande continuano nella notte tra il 21 e il 22 gennaio al centro per l’impiego di via Sansovino e poi il 9 febbraio tocca alla Carrozzeria Moderna. Il titolare, arrivano a quasi venti incursioni, leva il suo grido d’allarme raccolto dal Questore. Lo stesso giorno il ladro colpisce anche alla sede di una azienda, la Consulting di Mestre e il 10 febbraio torna a colpire nella sede di Apindustria. Torna poi il 11 febbraio all’Agenzia delle Dogane e il 13 febbraio colpisce al centro civico di del Parco Piraghetto. Le indagini sono ancora in corso e al giovane ladro potrebbero essere imputati anche altri colpi: per esempio ci sono sospetti sul fatto che possa aver colpito anche al Policlinico San Marco. Ora che è scattato il provvedimento disposto dalla Procura, dopo l’arresto in flagranza di reato per un altro colpo alla sede Arpav di Mestre, si dice soddisfatto il titolare della carrozzeria Moderna. Ma Favaretto precisa: «Ora serve riportare sicurezza e tranquillità in via Giustizia». Il giovane davanti al giudice si era giustificato spiegando che rubava per aver sodi per acquistare droga. Ora si trova agli arresti a casa dei genitori. —

M. Ch.

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