In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Scassinatore di distributori arrestato dopo l’ultimo furto

Finisce ai domiciliari un 22enne mestrino che era stato condannato a dicembre Il ladro seriale: «L’ho fatto per comprarmi la droga, sono tossicodipendente»

R.D.R.
1 minuto di lettura

I poliziotti sono convinti che sia lui, lo scassinatore seriale di decine di distributori automatici spaccati e derubati tra concessionarie d’auto e uffici. Il “ladro delle macchinette” è stato arrestato in flagranza di reato, subito dopo aver ripulito le casse dei distributori degli uffici dell’Arpav, nei quali si era intrufolato nella notte di venerì.

«L’ho fatto perché ho bisogno di soldi per la droga, sono tossicodipendente», si è quasi scusato ieri mattina K.M., 22enne mestrino, nel corso del processo per direttissima. Il giudice ne ha convalidato l’arresto, gli ha concesso gli arresti domiciliari e - come richiesto dall’avvocata Matilde Pasquon, che rappresenta d’ufficio il giovane - ha poi rinviato l’udienza al 2 marzo, per un processo con rito abbreviato.

Secondo gli investigatori, K.M. è il ladro seriale che per settimane ha fatto dannare molti, tanto da essere già stato arrestato e condannato (a dicembre: 6 mesi di reclusione, pena sospesa) sempre per furto con scasso delle macchinette di bevande e cibo: le più semplici da derubare degli incassi, senza rischiare di far male a qualcuno.

Così quando gli agenti di una Volante l’hanno intravisto a Marghera, l’hanno subito fermato per un controllo. E scoperto così l’ennesimo furto: appoggiata la sua bicicletta, il giovane aveva scavalcato la recinzione, forzato la porta e si era introdotto all’interno della struttura degli uffici dell’Arpav, portando via gli incassi dei distributori.

È così scattato l’arresto per furto aggravato, che riguarda l’ultimo colpo, mentre il pm Giorgio Gava ha esteso gli accertamenti ad alte decine di furti con scasso, come i ben quindici denunciati dai titolari della Carrozzeria Moderna in via Giustizia a Mestre.

cocaina “in buca”

Giovedì 20 febbraio gli agenti del Commissariato di Mestre hanno eseguito anche un altro arresto: in cella è così finito un cittadino albanese di 20 anni , H.E., inquilino condominio nel centro di Mestre. Conosciuto dai vicini di casa come persona tranquilla e rispettabile, è invece - secondo una nota della Polizia - «uno spacciatore molto attivo nello spaccio di sostanze stupefacenti, e in particolare di cocaina».

Gli investigatori del commissariato di Mestre, dopo alcuni giorni di appostamento, hanno scoperto un vero e proprio mercato della droga: «Sin dalle prime ore del mattino», si legge in un comunicato della Questura, «H.E. entrava ed usciva di casa continuamente, salendo a bordo delle auto degli acquirenti. Dopo aver fatto un giro dell’isolato, il ragazzo scendeva dall’auto e rincasava».

Giovedì sera, l’irruzione dei poliziotti in casa del ragazzo: in apparenza, poche le dosi di cocaina trovate nell’appartamento, insieme a tremila euro circa in contanti. Nella buca delle lettere all’ingresso del condominio è stata poi scoperta la “dispensa”: 50 le dosi di cocaina sequestrate, tutte già preconfezionate.

R.D.R.



I commenti dei lettori