Caorle e Musile piangono “Tore”, morto di tumore a 47 anni
Grande il cordoglio per la scomparsa di Redentore Gallo. Operaio che collaborava con la parrocchia di S. Stefano. Lunedì l’addio
Rosario Padovano
CAORLE. Aveva un nome che lo rendeva subito simpatico a chi allacciava con lui un rapporto di amicizia, e che ricorda una celebre cerimonia di Venezia. Si faceva valere al lavoro, in una ditta di serramenti a Musile dove svolgeva varie mansioni, e anche nella parrocchia di Santo Stefano. Tutti gli volevano bene e ora ne piangono la morte, avvenuta giovedì.
Se n’è andato, a 47 anni per un tumore alla gola, Redentore Gallo “Bronsa”, per tutti il mitico Tore. Ha trascorso le ultime ore circondato dall’affetto dei familiari, all’hospice Francescon di Portogruaro. Vigile fino all’ultimo, da credente si è affidato molto negli ultimi giorni a San Biagio, il patrono dei malati alla gola, la cui ricorrenza era fissata pochi giorni fa.
«La sua fede», ha ricordato un parente, «lo ha aiutato molto negli ultimi tempi. Noi familiari siamo rimasti commossi dagli amici. Gli sono stati vicini fino all’ultimo. Era un grande tifoso del Milan, come tutti i Bronsa del resto, e aveva un soprannome, Lord Tower».
Alcuni, i più anziani a Caorle, ricordano la figura del padre di Tore, Amedeo Gallo, esponente di una famiglia caorlotta di tradizione popolare. Di fatto non c’è un caorlotto che non conosca questa famiglia. Sui social tantissimi messaggi di cordoglio, le bacheche di molti amici esprimono rammarico e riconoscenza. «Era il più buono di tutti, ci manca già moltissimo» ha confidato uno di loro.
Redentore Gallo lascia il fratello, le sorelle e la mamma, oltre a vari parenti. Questa sera con inizio alle 18 verrà recitato il rosario in suffragio in quel Duomo.
La salma verrà esposta nella cella mortuaria in via Tràghete al cimitero, già stamani dalle 10.30. Lunedì verrà celebrato il funerale, sempre a Santo Stefano, con inizio alle 15. Dopo il rito funebre la salma verrà tumulata nel locale cimitero. –
Rosario Padovano
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